Cronaca
Sequestrano l'amico perché non pagava gli Iphone rubati, arrestati
Tenuto in ostaggio sotto la minaccia di pistole
Terlizzi - martedì 10 novembre 2015
15.02
Per obbligarlo a versare 1.250 euro per l'acquisto di tre Iphone usati, che si era rifiutato di pagare dopo aver scoperto che erano rubati, hanno tenuto in ostaggio un suo amico sotto la minaccia di due pistole (una modificata, l'altra giocattolo). L'intervento della polizia, dopo la denuncia del giovane che ripara telefonini rotti e che era stato lasciato andare per poter recuperare il denaro, ha consentito la liberazione del suo amico e l'arresto dei tre sequestratori. Si tratta di Francesco Ruggiero e Antonio Cassano, entrambi di 19 anni, di Andria, e di Mehdi Sabbar, di 21, di Terlizzi (Bari). Quest'ultimo ha beneficiato dei 'domiciliari'. I tre sono accusati di sequestro di persona ed estorsione aggravata dall'uso delle armi.
L'operazione e' stata condotta dagli agenti del Commissariato di polizia di Barletta i quali hanno sequestrato le due armi e accertato che il giovane preso in ostaggio dai tre con il suo amico si era rifiutato di pagare i tre cellulari quando, controllando i numeri di serie, si era accorto che erano di provenienza furtiva.
Ad allertare gli inquirenti è stato il padre della vittima che aveva già sporto denuncia un mese fa nei confronti di tre persone che avevano danneggiato una delle vetrate del portone come atto intimidatorio nei confronti del figlio. Ricevuta la segnalazione, la polizia I poliziotti ha fermato quattro persone, ferme ad aspettare a poche centinaia di metri dall'abitazione della vittima: tra loro c'era effettivamente un ragazzo, trattenuto come ostaggio dai tre. Questi ultimi sono stati perquisiti e portati in commissariato. Qui il ragazzo tenuto ostaggio ha riferito di essere stato minacciato con una pistola.
L'operazione e' stata condotta dagli agenti del Commissariato di polizia di Barletta i quali hanno sequestrato le due armi e accertato che il giovane preso in ostaggio dai tre con il suo amico si era rifiutato di pagare i tre cellulari quando, controllando i numeri di serie, si era accorto che erano di provenienza furtiva.
Ad allertare gli inquirenti è stato il padre della vittima che aveva già sporto denuncia un mese fa nei confronti di tre persone che avevano danneggiato una delle vetrate del portone come atto intimidatorio nei confronti del figlio. Ricevuta la segnalazione, la polizia I poliziotti ha fermato quattro persone, ferme ad aspettare a poche centinaia di metri dall'abitazione della vittima: tra loro c'era effettivamente un ragazzo, trattenuto come ostaggio dai tre. Questi ultimi sono stati perquisiti e portati in commissariato. Qui il ragazzo tenuto ostaggio ha riferito di essere stato minacciato con una pistola.