Politica
Servizio Civile, La Corrente all'attacco dell'Amministrazione comunale
Una nota del movimento d'opposizione svela il retroscena: il Comune non vi ha mai partecipato
Terlizzi - venerdì 9 agosto 2019
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La Corrente va all'attacco dell'Amministrazione comunale guidata da Ninni Gemmato. Non sarebbe una novità, è compito delle opposizioni spronare l'attività della Giunta, ma il tema questa volta è assai delicato, poiché riguarda la mancata candidatura del Comune di Terlizzi ai bandi sul Servizio Civile.
A spiegare cosa sia e cosa comporti il Servizio Civile è la formazione di sinistra: «È un sistema attraverso cui una Pubblica Amministrazione (o una ONLUS, una cooperativa sociale) per esempio, si avvale di giovani volontari per potenziare, migliorare o erogare i suoi servizi nei campi ambientale, assistenziale, educativo e di promozione culturale e di protezione civile.
È di fatto - continua la nota -, una cosa attraverso cui, dopo la abolizione della leva obbligatoria e come dice la Legge 64/2001 si concorre, alla difesa della Patria con mezzi ed attività non militari. In altre parole: un Comune partecipa ad un Bando regionale e dice di avere bisogno di 5 volontari per erogare servizi di assistenza agli anziani, per realizzare una campagna di educazione ambientale, per aprire e chiudere una Pinacoteca ed accompagnare i visitatori. La Regione valuta la candidatura e se l'idea è buona finanzia il progetto di Servizio Civile a favore del Comune. Facile no? Anche bello, perché una ragazza o un ragazzo tra 18 e 26 anni mette il suo entusiasmo, la sua formazione a disposizione della comunità».
La Corrente quindi affonda il colpo e sottolinea l'inerzia dell'Amministrazione terlizzese: «Bello perché così si realizza l'appartenenza a una comunità e si praticano i principi costituzionali di solidarietà sociale, di partecipazione, dell'inclusione e dell'utilità sociale nei servizi resi anche a vantaggio di un potenziamento dell'occupazione giovanile. Tutto bello. Se non fosse che Terlizzi al bando della Regione non ha partecipato proprio, se non fosse che dei 1230 giovani da inserire in questo sistema e del loro entusiasmo nessuno verrà a Terlizzi.
Perché a Terlizzi va tutto bene, va così bene che i principi costituzionali si sono realizzati tutti - rimarcano -. Così bene che gli uffici comunali sono una macchina perfetta. Così bene che la gente, i giovani, in particolare, vanno via.
Sindaco, Assessori (questa volta non vi tagghiamo neanche tanto non rispondete alle sollecitazioni) - chiosano ironici - voi sapete cosa vuol dire erogare un servizio civile?».
Agli amministratori la possibilità eventuale di replicare.
A spiegare cosa sia e cosa comporti il Servizio Civile è la formazione di sinistra: «È un sistema attraverso cui una Pubblica Amministrazione (o una ONLUS, una cooperativa sociale) per esempio, si avvale di giovani volontari per potenziare, migliorare o erogare i suoi servizi nei campi ambientale, assistenziale, educativo e di promozione culturale e di protezione civile.
È di fatto - continua la nota -, una cosa attraverso cui, dopo la abolizione della leva obbligatoria e come dice la Legge 64/2001 si concorre, alla difesa della Patria con mezzi ed attività non militari. In altre parole: un Comune partecipa ad un Bando regionale e dice di avere bisogno di 5 volontari per erogare servizi di assistenza agli anziani, per realizzare una campagna di educazione ambientale, per aprire e chiudere una Pinacoteca ed accompagnare i visitatori. La Regione valuta la candidatura e se l'idea è buona finanzia il progetto di Servizio Civile a favore del Comune. Facile no? Anche bello, perché una ragazza o un ragazzo tra 18 e 26 anni mette il suo entusiasmo, la sua formazione a disposizione della comunità».
La Corrente quindi affonda il colpo e sottolinea l'inerzia dell'Amministrazione terlizzese: «Bello perché così si realizza l'appartenenza a una comunità e si praticano i principi costituzionali di solidarietà sociale, di partecipazione, dell'inclusione e dell'utilità sociale nei servizi resi anche a vantaggio di un potenziamento dell'occupazione giovanile. Tutto bello. Se non fosse che Terlizzi al bando della Regione non ha partecipato proprio, se non fosse che dei 1230 giovani da inserire in questo sistema e del loro entusiasmo nessuno verrà a Terlizzi.
Perché a Terlizzi va tutto bene, va così bene che i principi costituzionali si sono realizzati tutti - rimarcano -. Così bene che gli uffici comunali sono una macchina perfetta. Così bene che la gente, i giovani, in particolare, vanno via.
Sindaco, Assessori (questa volta non vi tagghiamo neanche tanto non rispondete alle sollecitazioni) - chiosano ironici - voi sapete cosa vuol dire erogare un servizio civile?».
Agli amministratori la possibilità eventuale di replicare.