Politica
Servizio mensa Terlizzi: i pressanti interrogativi della consigliera Galliani
Tante le segnalazioni da parte dei genitori per un servizio che stenta a decollare
Terlizzi - domenica 7 novembre 2021
C'è un nodo nel dibattito politico attuale a Terlizzi che deve essere sciolto senza esitazioni. Si tratta di quello legato al servizio mensa scolastica, giudicato dalle opposizioni insufficiente e su cui l'Amministrazione comunale non si è espressa.
Recentemente sono state tante le segnalazioni di genitori, anche alla nostra redazione, di disservizi che hanno purtroppo penalizzato i piccoli. Un aspetto che è impossibile trascurare e su cui è tornata nelle scorse ore la consigliera indipendente Mariangela Galliani, che ha posto con una interrogazione alcuni quesiti pressanti ed ha rivelato passaggi importanti di cui finora anche la stampa locale era all'oscuro.
All'azienda fornitrice del servizio va tutta la nostra disponibilità, nei medesimi spazi offerti alla politica, per precisazioni e per far sentire la propria voce. Lo stesso, ovviamente, vale per l'Amministrazione comunale.
Di seguito una sintesi, operata dalla stessa consigliera Mariangela Galliani della sue domande aperte agli amministratori.
«Quella che segue è una sintesi di un lungo documento che pone all'attenzione della Amministrazione una serie di gravi interrogativi.
- l'amministrazione comunale ha mai richiesto all'appaltatore la documentazione idonea a dimostrare che per la produzione dei pasti si utilizzano effettivamente prodotti biologici, tipici, tradizionali e locali previsti e che gli stessi sono conformi alla vigente normativa in materia e agli impegni contrattuali assunti?
- l'azienda appaltatrice non ha mai attivato la App dedicata, denominata C. Food, che avrebbe consentito a genitori e insegnanti di esprimere e monitorare il grado di soddisfazione rispetto al servizio erogato: l'amministrazione comunale se n'è accorta?
- non è mai stata ideata e organizzata alcuna campagna di sensibilizzazione alimentare e nessun Corso di informazione alimentare è mai stato avviato: il Sindaco ne è consapevole?
- il 25 giugno 2019, sette mesi prima della sottoscrizione del contratto, si è concluso il progetto IncludiAMO, al quale erano collegati gli impegni assunti dall'appaltatore relativamente al recupero e alla ridistribuzione dei pasti non consumati a fine giornata: l'amministrazione comunale ne è al corrente?
- la CAPITAl S.R.L. non ha provveduto agli impegni contrattuali relativi al rilevamento mensile della Customer Satisfaction: l'amministrazione comunale se ne è preoccupata?
- in modo indipendente, l'amministrazione comunale ha mai accertato l'effettivo grado di soddisfazione dei fruitori del servizio mensa?
- l'amministrazione comunale ha individuato proprie modalità di raccolta e conservazione di campioni di prodotto somministrati, a tutela e garanzia dell'igiene e della qualità del servizio erogato?
- il Comune effettua, senza preavviso, controlli presso il centro cottura ed i refettori?
-si avvale della Commissione mensa e con quale frequenza?
- in quale modo in Comune intende prevenire e contrastare gli episodi oggetto delle recenti gravi contestazioni che hanno interessato il servizio mensa comunale?
- sono previste porzioni di pasti aggiuntive rispetto al numero/giorno di utenti registrati per plesso, anche allo scopo di sostituire quelle che incidentalmente dovessero risultare inutilizzabili, tenuto conto che il servizio mensa comunale è rivolto ad utenti di età compresa tra i due e i dieci anni?
- si è davvero verificato il vergognoso episodio, secondo il quale, il giorno 29 ottobre 2021, alla presenza degli altri insegnanti, degli alunni e di loro famigliari, qualificati rappresentanti istituzionali, intervenuti per conto del Comune di Terlizzi, avrebbero fatto visita al plesso "Quercia", chiedendo di parlare alla collaboratrice della Dirigente Scolastica per la Scuola dell'Infanzia, costringendola a sospendere l'attività didattica, per contestarle con veemenza di aver documentato con una fotografia, circolata successivamente sui social e sulle testate giornalistiche locali, il formaggino proposto agli utenti del servizio mensa, in sostituzione del pollo mancante?
- le strutture comunali nelle quali viene erogato il servizio mensa sono definitivamente state adeguate alla normativa igienico sanitaria in materia di refezione scolastica?
-sono state finalmente dotate di refettori comunali e degli spazi di servizio obbligatori in conformità alla normativa igienico sanitaria vigente?
-vista la pregevole adesione delle nostre scuole alla Rete delle Scuole Green, considerata l'importanza dell'educazione ambientale in età scolare e della possibilità di cogliere, anche, nel momento del pasto, l'occasione ideale per sperimentare gli stimoli e i benefici della raccolta differenziata, l'amministrazione comunale ha dotato di piccoli mastelli gli ambienti scolastici e le aule, in modo che i bambini apprendano sin dalla prima infanzia a smaltire i propri rifiuti nel modo più corretto e la rilevanza sociale della buona pratica?
- quali sono stati gli esiti dei controlli già eseguiti dalla Commissione mensa?
- Cosa pensa il sindaco della censura pubblica?
- Cosa penserebbe se al posto del pollo gli servissero in pasto un formaggino?
- Cosa impedisce all'Amministrazione comunale di stare dalla parte dei bambini?».
Mariangela Galliani
Recentemente sono state tante le segnalazioni di genitori, anche alla nostra redazione, di disservizi che hanno purtroppo penalizzato i piccoli. Un aspetto che è impossibile trascurare e su cui è tornata nelle scorse ore la consigliera indipendente Mariangela Galliani, che ha posto con una interrogazione alcuni quesiti pressanti ed ha rivelato passaggi importanti di cui finora anche la stampa locale era all'oscuro.
All'azienda fornitrice del servizio va tutta la nostra disponibilità, nei medesimi spazi offerti alla politica, per precisazioni e per far sentire la propria voce. Lo stesso, ovviamente, vale per l'Amministrazione comunale.
Di seguito una sintesi, operata dalla stessa consigliera Mariangela Galliani della sue domande aperte agli amministratori.
«Quella che segue è una sintesi di un lungo documento che pone all'attenzione della Amministrazione una serie di gravi interrogativi.
- l'amministrazione comunale ha mai richiesto all'appaltatore la documentazione idonea a dimostrare che per la produzione dei pasti si utilizzano effettivamente prodotti biologici, tipici, tradizionali e locali previsti e che gli stessi sono conformi alla vigente normativa in materia e agli impegni contrattuali assunti?
- l'azienda appaltatrice non ha mai attivato la App dedicata, denominata C. Food, che avrebbe consentito a genitori e insegnanti di esprimere e monitorare il grado di soddisfazione rispetto al servizio erogato: l'amministrazione comunale se n'è accorta?
- non è mai stata ideata e organizzata alcuna campagna di sensibilizzazione alimentare e nessun Corso di informazione alimentare è mai stato avviato: il Sindaco ne è consapevole?
- il 25 giugno 2019, sette mesi prima della sottoscrizione del contratto, si è concluso il progetto IncludiAMO, al quale erano collegati gli impegni assunti dall'appaltatore relativamente al recupero e alla ridistribuzione dei pasti non consumati a fine giornata: l'amministrazione comunale ne è al corrente?
- la CAPITAl S.R.L. non ha provveduto agli impegni contrattuali relativi al rilevamento mensile della Customer Satisfaction: l'amministrazione comunale se ne è preoccupata?
- in modo indipendente, l'amministrazione comunale ha mai accertato l'effettivo grado di soddisfazione dei fruitori del servizio mensa?
- l'amministrazione comunale ha individuato proprie modalità di raccolta e conservazione di campioni di prodotto somministrati, a tutela e garanzia dell'igiene e della qualità del servizio erogato?
- il Comune effettua, senza preavviso, controlli presso il centro cottura ed i refettori?
-si avvale della Commissione mensa e con quale frequenza?
- in quale modo in Comune intende prevenire e contrastare gli episodi oggetto delle recenti gravi contestazioni che hanno interessato il servizio mensa comunale?
- sono previste porzioni di pasti aggiuntive rispetto al numero/giorno di utenti registrati per plesso, anche allo scopo di sostituire quelle che incidentalmente dovessero risultare inutilizzabili, tenuto conto che il servizio mensa comunale è rivolto ad utenti di età compresa tra i due e i dieci anni?
- si è davvero verificato il vergognoso episodio, secondo il quale, il giorno 29 ottobre 2021, alla presenza degli altri insegnanti, degli alunni e di loro famigliari, qualificati rappresentanti istituzionali, intervenuti per conto del Comune di Terlizzi, avrebbero fatto visita al plesso "Quercia", chiedendo di parlare alla collaboratrice della Dirigente Scolastica per la Scuola dell'Infanzia, costringendola a sospendere l'attività didattica, per contestarle con veemenza di aver documentato con una fotografia, circolata successivamente sui social e sulle testate giornalistiche locali, il formaggino proposto agli utenti del servizio mensa, in sostituzione del pollo mancante?
- le strutture comunali nelle quali viene erogato il servizio mensa sono definitivamente state adeguate alla normativa igienico sanitaria in materia di refezione scolastica?
-sono state finalmente dotate di refettori comunali e degli spazi di servizio obbligatori in conformità alla normativa igienico sanitaria vigente?
-vista la pregevole adesione delle nostre scuole alla Rete delle Scuole Green, considerata l'importanza dell'educazione ambientale in età scolare e della possibilità di cogliere, anche, nel momento del pasto, l'occasione ideale per sperimentare gli stimoli e i benefici della raccolta differenziata, l'amministrazione comunale ha dotato di piccoli mastelli gli ambienti scolastici e le aule, in modo che i bambini apprendano sin dalla prima infanzia a smaltire i propri rifiuti nel modo più corretto e la rilevanza sociale della buona pratica?
- quali sono stati gli esiti dei controlli già eseguiti dalla Commissione mensa?
- Cosa pensa il sindaco della censura pubblica?
- Cosa penserebbe se al posto del pollo gli servissero in pasto un formaggino?
- Cosa impedisce all'Amministrazione comunale di stare dalla parte dei bambini?».
Mariangela Galliani