Cronaca
Settimo decesso per coronavirus in Italia: si tratta di un 62enne del lodigiano
L'uomo è morto nell'Ospedale Sant'Anna di Como. Soffriva di patologie pregresse
Terlizzi - martedì 25 febbraio 2020
0.32
Settima morte in Italia per infezione da coronavirus. La conferma era arrivata nella serata di ieri dall'Ospedale Sant'Anna di Como, dove è deceduto un 62enne di Castiglione d'Adda, in provincia di Lodi, una delle zone del focolaio lombardo. Anche in questo caso, così come nei sei precedenti verificatisi dal 21 febbraio scorso, si tratta di un paziente che soffriva di patologie pregresse di tipo cardiaco e avrebbe dovuto, secondo quanto si apprende da fonti sanitarie, essere sottoposto a dialisi. Era stato trasferito dal lodigiano nella notte tra venerdì e sabato scorso.
Sinora, tutti i sette casi di decessi si sono verificati tra Lombardia (6) e Veneto, quello di Vo' Euganeo, il primo in assoluto, quando era morto il 78enne Adriano Trevisan. Si tratta in quasi tutti i casi di persone anziane (comprese tra i 75 e gli 88 anni) o, come in quello avvenuto nel nosocomio lariano, di persone affette da precedenti patologie. I contagi, anche di persone al momento asintomatiche, sono saliti a 230.
In Puglia, come anticipato dalla nostra redazione, sono risultati negativi i cinque casi messi sotto osservazione nella giornata di ieri, 24 febbraio. Si ricorda che lavoratori e studenti pugliesi provenienti dalla aree sottoposte a quarantena o a provvedimenti governativi di restrizione della circolazione (Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia-Romagna), devono riferirlo senza esitazioni al proprio medico di base.
Sinora, tutti i sette casi di decessi si sono verificati tra Lombardia (6) e Veneto, quello di Vo' Euganeo, il primo in assoluto, quando era morto il 78enne Adriano Trevisan. Si tratta in quasi tutti i casi di persone anziane (comprese tra i 75 e gli 88 anni) o, come in quello avvenuto nel nosocomio lariano, di persone affette da precedenti patologie. I contagi, anche di persone al momento asintomatiche, sono saliti a 230.
In Puglia, come anticipato dalla nostra redazione, sono risultati negativi i cinque casi messi sotto osservazione nella giornata di ieri, 24 febbraio. Si ricorda che lavoratori e studenti pugliesi provenienti dalla aree sottoposte a quarantena o a provvedimenti governativi di restrizione della circolazione (Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia-Romagna), devono riferirlo senza esitazioni al proprio medico di base.