Cronaca
Si spaccia per ragazzo del Mat e chiede denaro ai commercianti
Solitamente da richiesta di venti euro e rilascia ricevuta
Terlizzi - giovedì 13 settembre 2018
7.59
Una presunta truffa è stata messa a segno in questi giorni da un losco individuo che, spacciandosi per un esponente del laboratorio urbano Mat, ha chiesto contributi economici a diversi esercizi commerciali. La triste vicenda è stata resa nota dagli stessi ragazzi del Mat che hanno subito smentito il loro coinvolgimento, mettendo così in guardia i commercianti dal possibile raggiro.
A quanto sembra, è da circa una settimana che il malfattore si aggira tra gli esercenti domandando piccole cifre, pari solitamente a venti euro, giustificate come finanziamenti utili per stampare volantini e locandine. Per rendere tutto verosimile e non destare sospetti, il furfante ha rilasciato delle ricevute fasulle compilate ad arte.
La sua identità è comunque ancora incerta, poiché, secondo alcune testimonianze, non ci sarebbe corrispondenza tra le generalità reali e il nome e cognome col quale si firma. «Stiamo cercando di recuperare i suoi dati anagrafici per rivolgerci alle Autorità e sporgere denuncia», spiega Nicolò Vallarelli, referente del Mat.
Per smascherare al meglio il lestofante, tuttavia, si rende necessaria la collaborazione di ogni negoziante che abbia avuto la sfortuna di imbattersi in lui, ma del quale abbia potuto vedere il volto. «Il Mat supporta le vittime di questa disavventura» conclude Nicolò, «Negli anni abbiamo cercato di creare un circuito economico virtuoso nella comunità e ci piace sostenere l'economia locale».
A quanto sembra, è da circa una settimana che il malfattore si aggira tra gli esercenti domandando piccole cifre, pari solitamente a venti euro, giustificate come finanziamenti utili per stampare volantini e locandine. Per rendere tutto verosimile e non destare sospetti, il furfante ha rilasciato delle ricevute fasulle compilate ad arte.
La sua identità è comunque ancora incerta, poiché, secondo alcune testimonianze, non ci sarebbe corrispondenza tra le generalità reali e il nome e cognome col quale si firma. «Stiamo cercando di recuperare i suoi dati anagrafici per rivolgerci alle Autorità e sporgere denuncia», spiega Nicolò Vallarelli, referente del Mat.
Per smascherare al meglio il lestofante, tuttavia, si rende necessaria la collaborazione di ogni negoziante che abbia avuto la sfortuna di imbattersi in lui, ma del quale abbia potuto vedere il volto. «Il Mat supporta le vittime di questa disavventura» conclude Nicolò, «Negli anni abbiamo cercato di creare un circuito economico virtuoso nella comunità e ci piace sostenere l'economia locale».