
Attualità
Sorpresa, in parrocchia c'è il vescovo
Arrivo a sorpresa ieri sera di Mons. Cornacchia nella chiesa dei Santi Medici
Terlizzi - venerdì 26 febbraio 2016
12.41
Era atteso per domenica mattina e invece Mons. Domenico Cornacchia ha voluto regalare una bellissima sorpresa a Terlizzi. Ieri sera si è presentato all'improvviso nella chiesa dei Santi Medici e ha seguito per un'ora alla catechesi quaresimale. La lectio sul figliol prodigo era un appuntamento organizzato dalla diocesi già da tempo, prima dell'insediamento del nuovo vescovo avvenuto appena una settimana fa. Ma don Mimmo Cornacchia ha voluto comunque esserci. E' arrivato in chiesa in abiti da prete, si è seduto in chiesa, tra i giovani e ha ascoltato la lectio di don Nicolò Tempesta parrocco molfettese.
C'era anche don Roberto de Bartolo, parrocco dell'Immacolata di Terlizzi. «Mons. Cornacchia si è seduto come un comune fedele, in maniera semplice, in mezzo ai giovani, e ha assistito per un'ora alla catechesi». Alla fine Mons. Cornacchia ha dato appuntamento a tutti per domenica mattina. E' stata una vera festa, racconta chi c'era, un momento di grande semplicità. Il vescovo si è prestato ai selfie dei fedeli, ha stretto mani e salutato tutti uno a uno. Imparate ad usare meno la parola «ormai» ha detto il vescovo ai giovani nel suo breve saluto, è un termine che sembra volgere lo sguardo al passato, pensate di più alla parola «speranza».
Le foto sono di Annalisa Giangaspero che ringraziamo di cuore.
C'era anche don Roberto de Bartolo, parrocco dell'Immacolata di Terlizzi. «Mons. Cornacchia si è seduto come un comune fedele, in maniera semplice, in mezzo ai giovani, e ha assistito per un'ora alla catechesi». Alla fine Mons. Cornacchia ha dato appuntamento a tutti per domenica mattina. E' stata una vera festa, racconta chi c'era, un momento di grande semplicità. Il vescovo si è prestato ai selfie dei fedeli, ha stretto mani e salutato tutti uno a uno. Imparate ad usare meno la parola «ormai» ha detto il vescovo ai giovani nel suo breve saluto, è un termine che sembra volgere lo sguardo al passato, pensate di più alla parola «speranza».
Le foto sono di Annalisa Giangaspero che ringraziamo di cuore.