
Attualità
Sovrintendenza: i lavori in corso Dante sono in regola
L'autorità respinge l'esposto di Città civile
Terlizzi - martedì 28 marzo 2017
15.48
I lavori di corso Dante sono in regola con il progetto approvato.
E' giunto nelle scorse ore la risposta della Sovraintendenza di Bari a seguito dell'esposto presentato nei giorni scorsi dalla coalizione di Pasquale Vitagliano nel quale si denunciava l'uso di basole «carrabili» differenti rispetto alle basole calcaree di Minervino Murge contemplate nel progetto. Nell'esposto si aggiungeva, inoltre, che «i lavori in oggetto si sono estesi ben oltre quanto descritto e dichiarato in oggetto, in particolare con l'apertura di grandi aiuole per tutto lo "stradone", e non solo nelle zone prescritte, tali da ridurre in modo invasivo e in misura eccessiva la sezione pedonale così come storicamente e architettonicamente consolidata».
«Le basole che si stanno utilizzando per la realizzazione dell'intervento - chiarisce la Sovraintendenza - oltre ad essere in linea con quelle preventivamente visionate dai Tecnici [...] risultano del tutto simili a quelle costituenti la pavimentazione fronteggiante Palazzo di Città. Si certifica pertanto la coerenza tra quanto in corso di esecuzione e quanto deliberato» L'unica difformità rilevata inoltre, risulta essere nelle aree da destinare ad aiuole verdi che risultano ridotte rispetto a quanto riportato nelle specifiche tavole. Tali modifiche però, non risultano «inficianti la natura degli interventi e la tutela del bene.»
In definitiva la Sovraintendenza «attesta che non si ravvisano motivi di alterazione e/o pregiudizio del valore storico-architettonico del cosiddetto stradone, oggetto degli interventi di che trattasi.»
E' giunto nelle scorse ore la risposta della Sovraintendenza di Bari a seguito dell'esposto presentato nei giorni scorsi dalla coalizione di Pasquale Vitagliano nel quale si denunciava l'uso di basole «carrabili» differenti rispetto alle basole calcaree di Minervino Murge contemplate nel progetto. Nell'esposto si aggiungeva, inoltre, che «i lavori in oggetto si sono estesi ben oltre quanto descritto e dichiarato in oggetto, in particolare con l'apertura di grandi aiuole per tutto lo "stradone", e non solo nelle zone prescritte, tali da ridurre in modo invasivo e in misura eccessiva la sezione pedonale così come storicamente e architettonicamente consolidata».
«Le basole che si stanno utilizzando per la realizzazione dell'intervento - chiarisce la Sovraintendenza - oltre ad essere in linea con quelle preventivamente visionate dai Tecnici [...] risultano del tutto simili a quelle costituenti la pavimentazione fronteggiante Palazzo di Città. Si certifica pertanto la coerenza tra quanto in corso di esecuzione e quanto deliberato» L'unica difformità rilevata inoltre, risulta essere nelle aree da destinare ad aiuole verdi che risultano ridotte rispetto a quanto riportato nelle specifiche tavole. Tali modifiche però, non risultano «inficianti la natura degli interventi e la tutela del bene.»
In definitiva la Sovraintendenza «attesta che non si ravvisano motivi di alterazione e/o pregiudizio del valore storico-architettonico del cosiddetto stradone, oggetto degli interventi di che trattasi.»