Cronaca
Sparatoria in via Bovio, arrestato un 42enne terlizzese. IL VIDEO
L'episodio è nato dopo una banale lite: l'uomo, un autotrasportatore, è stato fermato dai Carabinieri
Terlizzi - sabato 24 novembre 2018
12.29
Il principale reato contestato ad un terlizzese, da parte della Procura della Repubblica di Trani, è quello di minacce aggravate dall'uso delle armi; il tutto per futili motivi. Il fatto risale al 25 agosto scorso. Le indagini sono state compiute dai militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Molfetta.
L'attività investigativa, avviata dai Carabinieri diretti dal capitano Vito Ingrosso, effettuata con l'acquisizione ed analisi dei sistemi di video sorveglianza presenti nella zona, nonché presso l'abitazione dell'arrestato, ha consentito di far luce su di un grave episodio avvenuto in una notte di fine agosto, alle ore 03.00 circa, a Terlizzi, nei pressi di via Bovio. Una discussione fra alcuni presenti che si trasformava in un vero e proprio agguato armato. I fatti. Alle ore 03.00 l'arrestato, di 42 anni, giunge a bordo di un grosso motociclo, in compagnia di una donna, parcheggiando il mezzo nei pressi di una attività commerciale, aperta anche di notte. Il rombo della moto è notevole e non cessa. Di lì a poco non tardano ad arrivare le giuste lamentele di chi, a quell'ora, cerca di riposare. Immediatamente, ne nasce una discussione, fra le parti, sedata a malapena grazie all'intervento di altre persone.
Il motociclista però non ci sta: mentre si allontana, con la potente moto, si rivolge in modo particolare verso uno degli uomini presenti e con aria adirata dice tali parole «N'vdeim, n'vdeim», preannunciando un ritorno.
La vendetta non tarda, infatti, ad arrivare: l'uomo, un autotrasportatore del posto con alcuni precedenti penali, dopo aver accompagnato la donna, si reca a casa, «molto probabilmente - secondo un comunicato dell'Arma - dopo aver assunto sostanze stupefacenti, calza dei guanti e prende una pistola, nascondendola nella cintola dei pantaloni».
Tutto, però, viene immortalato dalle stesse telecamere, posizionate sia nel retro che all'interno del magazzino, pertinente la abitazione dell'uomo. Il film della sua vendetta, ripreso anche dalle sue stesse telecamere, prontamente sequestrare dagli inquirenti, prima che potessero essere cancellate, sta per giungere al termine. Rimessosi in sella alla sua moto, torna sul luogo della discussione, e dopo essere entrato nel locale, estrae la pistola dalla cintola ed esplode un colpo in direzione della malcapitata vittima che, nel frattempo, aveva cercato rifugio dietro il bancone.
Il colpo per fortuna si incastra nel mobile ed i presenti, tre giovani, si danno alla fuga. L'aggressore si china a raccogliere il bossolo ed è pronto ad uscire quando, una guardia giurata, chiamata dai testimoni entra nel locale.
Dopo qualche minuto, nel quale il pistolero discute nuovamente con i titolari dell'esercizio commerciale, approfittando della confusione, si allontana; nasconde la pistola, riprende la moto e si disfa dell'arma nei pressi di un marciapiede, poco distante dal luogo dell'aggressione.
L'arma, una pistola marca Bromwing calibro 7.65 di fabbricazione belga, risultata clandestina, sarà ritrovata poco dopo dai militari prontamente intervenuti; da quel momento, a ritroso, l'acquisizione di alcune telecamere di videosorveglianza consentirà agli inquirenti molfettesi di ricostruire quanto accaduto ed attribuire la responsabilità penali al 42enne di Terlizzi.
L'indagine condotta sotto la direzione della Procura della Repubblica di Trani, corroborata anche dalle dichiarazioni testimoniali dei presenti, ha, quindi, consentito di richiedere ed ottenere dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale un'ordinanza di custodia cautelare per minacce aggravate, ricettazione, porto e detenzione illegale di arma comune da sparo che è stata prontamente eseguita dai militari operanti.
Per il 42enne si sono così spalancate le porte della casa circondariale di Trani.
L'attività investigativa, avviata dai Carabinieri diretti dal capitano Vito Ingrosso, effettuata con l'acquisizione ed analisi dei sistemi di video sorveglianza presenti nella zona, nonché presso l'abitazione dell'arrestato, ha consentito di far luce su di un grave episodio avvenuto in una notte di fine agosto, alle ore 03.00 circa, a Terlizzi, nei pressi di via Bovio. Una discussione fra alcuni presenti che si trasformava in un vero e proprio agguato armato. I fatti. Alle ore 03.00 l'arrestato, di 42 anni, giunge a bordo di un grosso motociclo, in compagnia di una donna, parcheggiando il mezzo nei pressi di una attività commerciale, aperta anche di notte. Il rombo della moto è notevole e non cessa. Di lì a poco non tardano ad arrivare le giuste lamentele di chi, a quell'ora, cerca di riposare. Immediatamente, ne nasce una discussione, fra le parti, sedata a malapena grazie all'intervento di altre persone.
Il motociclista però non ci sta: mentre si allontana, con la potente moto, si rivolge in modo particolare verso uno degli uomini presenti e con aria adirata dice tali parole «N'vdeim, n'vdeim», preannunciando un ritorno.
La vendetta non tarda, infatti, ad arrivare: l'uomo, un autotrasportatore del posto con alcuni precedenti penali, dopo aver accompagnato la donna, si reca a casa, «molto probabilmente - secondo un comunicato dell'Arma - dopo aver assunto sostanze stupefacenti, calza dei guanti e prende una pistola, nascondendola nella cintola dei pantaloni».
Tutto, però, viene immortalato dalle stesse telecamere, posizionate sia nel retro che all'interno del magazzino, pertinente la abitazione dell'uomo. Il film della sua vendetta, ripreso anche dalle sue stesse telecamere, prontamente sequestrare dagli inquirenti, prima che potessero essere cancellate, sta per giungere al termine. Rimessosi in sella alla sua moto, torna sul luogo della discussione, e dopo essere entrato nel locale, estrae la pistola dalla cintola ed esplode un colpo in direzione della malcapitata vittima che, nel frattempo, aveva cercato rifugio dietro il bancone.
Il colpo per fortuna si incastra nel mobile ed i presenti, tre giovani, si danno alla fuga. L'aggressore si china a raccogliere il bossolo ed è pronto ad uscire quando, una guardia giurata, chiamata dai testimoni entra nel locale.
Dopo qualche minuto, nel quale il pistolero discute nuovamente con i titolari dell'esercizio commerciale, approfittando della confusione, si allontana; nasconde la pistola, riprende la moto e si disfa dell'arma nei pressi di un marciapiede, poco distante dal luogo dell'aggressione.
L'arma, una pistola marca Bromwing calibro 7.65 di fabbricazione belga, risultata clandestina, sarà ritrovata poco dopo dai militari prontamente intervenuti; da quel momento, a ritroso, l'acquisizione di alcune telecamere di videosorveglianza consentirà agli inquirenti molfettesi di ricostruire quanto accaduto ed attribuire la responsabilità penali al 42enne di Terlizzi.
L'indagine condotta sotto la direzione della Procura della Repubblica di Trani, corroborata anche dalle dichiarazioni testimoniali dei presenti, ha, quindi, consentito di richiedere ed ottenere dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale un'ordinanza di custodia cautelare per minacce aggravate, ricettazione, porto e detenzione illegale di arma comune da sparo che è stata prontamente eseguita dai militari operanti.
Per il 42enne si sono così spalancate le porte della casa circondariale di Trani.