Cronaca
Strade deserte: Terlizzi in zona arancione è spettrale (FOTO)
Secondo fine settimana dopo l'entrata in vigore del nuovo DPCM. Attività chiuse, in giro solo qualche ragazzino incosciente
Terlizzi - lunedì 16 novembre 2020
0.13
È il nostro compito, purtroppo triste, quello di documentare quello che (non) accade a Terlizzi quando i negozi chiudono e il silenzio cala.
Gli scatti che vedrete nella nostra galleria fotografica li abbiamo fatti con un semplice cellulare (lo dimostra la qualità non eccelsa), a ridosso delle ore 22.00, orario in cui inizia il coprifuoco notturno che dura sino alle 5.00 del mattino.
Terlizzi è apparsa spettrale al sabato sera, ancora una volta, come era accaduto una settimana prima. Da una parte c'è la soddisfazione per un mini-lockdown rispettato dalla stragrande maggioranza della popolazione, straordinaria nel rispettare regole. Dall'altra abbiamo notato pochi controlli e ancora qualche ragazzino in giro quando non si potrebbe. E su questo aspetto ci sarebbe da alzare il livello di guardia senza più indugiare.
Rientrati, abbiamo pensato che la Città dei Fiori, la sua gente, le sue attività commerciali, non si meritano tutto questo. Non meritano una pandemia devastante che sta piegando tutto il mondo, con la sola economia capital-comunista cinese (non esattamente un caso) a crescere e l'Occidente piegato.
Ci rialzeremo, non per uno Stato che non ha mostrato sin qui coerenza ed efficienza, ma per quello spirito di sopravvivenza che ci contraddistingue in ogni settore e che nei decenni ci ha dato la forza per andare avanti anche quando sembrava davvero finita.
È epocale quanto sta accadendo, ne siamo consci come operatori dell'informazione locale che ve la stanno raccontando questa pandemia, spesso anche noi vessati da commenti ingenerosi via web. Ma quelle strade vuote sono un documento che resterà nel tempo, quando tutto questo sarà un incubo lontano; sono la testimonianza di ciò che è stato tolto a tutti voi/noi e sono la testimonianza di quanto poco attenti siamo stati noi per un verso ed i nostri governanti in estate, quando potevamo contenere (non evitare, sentendo i virologi) questa seconda ondata.
Il nostro auspicio è che presto la parola Coronavirus o Covid sparisca dalle nostre cronache. Per ora solo strade deserte e silenzi quando cala il sole.
Le nostre foto sotto l'articolo si riferiscono a piazza don Tonino Bello (con la Concattedrale di San Michele Arcangelo), piazza IV Novembre, piazza Cavour, via Bovio, corso Garibaldi, via Nicola Quercia e corso Vittorio Emanuele II.
Gli scatti che vedrete nella nostra galleria fotografica li abbiamo fatti con un semplice cellulare (lo dimostra la qualità non eccelsa), a ridosso delle ore 22.00, orario in cui inizia il coprifuoco notturno che dura sino alle 5.00 del mattino.
Terlizzi è apparsa spettrale al sabato sera, ancora una volta, come era accaduto una settimana prima. Da una parte c'è la soddisfazione per un mini-lockdown rispettato dalla stragrande maggioranza della popolazione, straordinaria nel rispettare regole. Dall'altra abbiamo notato pochi controlli e ancora qualche ragazzino in giro quando non si potrebbe. E su questo aspetto ci sarebbe da alzare il livello di guardia senza più indugiare.
Rientrati, abbiamo pensato che la Città dei Fiori, la sua gente, le sue attività commerciali, non si meritano tutto questo. Non meritano una pandemia devastante che sta piegando tutto il mondo, con la sola economia capital-comunista cinese (non esattamente un caso) a crescere e l'Occidente piegato.
Ci rialzeremo, non per uno Stato che non ha mostrato sin qui coerenza ed efficienza, ma per quello spirito di sopravvivenza che ci contraddistingue in ogni settore e che nei decenni ci ha dato la forza per andare avanti anche quando sembrava davvero finita.
È epocale quanto sta accadendo, ne siamo consci come operatori dell'informazione locale che ve la stanno raccontando questa pandemia, spesso anche noi vessati da commenti ingenerosi via web. Ma quelle strade vuote sono un documento che resterà nel tempo, quando tutto questo sarà un incubo lontano; sono la testimonianza di ciò che è stato tolto a tutti voi/noi e sono la testimonianza di quanto poco attenti siamo stati noi per un verso ed i nostri governanti in estate, quando potevamo contenere (non evitare, sentendo i virologi) questa seconda ondata.
Il nostro auspicio è che presto la parola Coronavirus o Covid sparisca dalle nostre cronache. Per ora solo strade deserte e silenzi quando cala il sole.
Le nostre foto sotto l'articolo si riferiscono a piazza don Tonino Bello (con la Concattedrale di San Michele Arcangelo), piazza IV Novembre, piazza Cavour, via Bovio, corso Garibaldi, via Nicola Quercia e corso Vittorio Emanuele II.