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Attualità
Terlizzi e Rivello, due feste a confronto
L'intervista a Giuseppe, custode della cappella della Madonna di Sovereto
Terlizzi - sabato 9 luglio 2016
7.16
A Rivello, in provincia di Potenza, ogni seconda domenica di Luglio si festeggia la Madonna del Sovereto. La leggenda narra che nei primi decenni dell'Ottocento, il calderaio Pasquale Priante, esperto nella lavorazione del rame e venditore alla fiera di san Marco, che era a Sovereto il 23 aprile e nei giorni seguenti, colto da improvviso e grave malore sulla via del ritorno, fa voto alla Vergine di edificarle un santuario se aiutato a superare il momento di difficoltà e in grado di rientrare sano e salvo tra i suoi. La grazia viene concessa e il ramaio scioglie il voto erigendo un santuario di non grandi dimensioni, a pochi chilometri dal suo luogo di residenza, quasi a imitare la distanza fra Terlizzi e la sua frazione.
Ancora oggi questa devozione è viva anche grazie a Giuseppe Flora, custode della cappella che si trova nella contrada Sovereto. In occasione della festa l'abbiamo intervistato:
Ormai sono 25 anni che sei il custode di questa cappella. Cosa ti spinge ogni anno ad organizzare la festa?
«Io sono praticamente cresciuto all'ombra del campanile del Sovereto; mia nonna da piccolo mi portava a «visitare» la Madonna e oggi il mio laboratorio di falegname è a pochi metri dalla cappella quindi per me la Madonna del Sovereto è più che di famiglia, una presenza costante nella mia vita. Nutro un amore particolare per lei. Nel 2021 celebreremo il secondo centenario della presenza del culto alla Madonna del Sovereto e mi auguro che lo si possa ricordare con un gemellaggio tra Rivello e Terlizzi»
Come avviene la raccolta fondi per la festa? Come vive la comunità di Rivello questo momento?
«Questa è l'unica festa in cui non si fa questua. Per raccogliere i fondi ognuno porta il suo contributo liberamente per onorare la Madonna. anche quando si è trattato di restaurare la Cappella, il popolo ha collaborato anche con la propria opera manuale. La frazione è piccola, però si mobilità tutta in questi quattro giorni per la sua "madonnina"; prima si pellegrinava a piedi per raggiungere il piccolo santuario nei giorni della festa. Certo, rispetto alla vostra Festa Maggiore qui è molto in piccolo ma comunque è una delle poche feste che riesce ad attirare tutto il paese.»
Cosa vi lega questa devozione verso la Vergine del Sovereto?Ci sono mai stati dei miracoli, oltre a quello di Pasquale Priante?
«Sovereto è nel cuore di tutti. Il fatto di muoversi e andare a trovare la Verginella in campagna ha sempre mantenuto inalterato in quasi due secoli il suo fascino. Non ci sono stati miracoli particolari oltre al Priante, ma la mia frazione in ogni momento fa riferimento a Lei, ognuno ha un aneddoto particolare legato a questa devozione.»
Sei mai venuto a Terlizzi in occasione della Festa Maggiore?
«Sono stato qualche anno fa a Terlizzi. Ho visto per la prima volta la sfilata del Carro Trionfale. Mi è piaciuto molto e mi auguro di tornare il più presto possibile.»
Ancora oggi questa devozione è viva anche grazie a Giuseppe Flora, custode della cappella che si trova nella contrada Sovereto. In occasione della festa l'abbiamo intervistato:
Ormai sono 25 anni che sei il custode di questa cappella. Cosa ti spinge ogni anno ad organizzare la festa?
«Io sono praticamente cresciuto all'ombra del campanile del Sovereto; mia nonna da piccolo mi portava a «visitare» la Madonna e oggi il mio laboratorio di falegname è a pochi metri dalla cappella quindi per me la Madonna del Sovereto è più che di famiglia, una presenza costante nella mia vita. Nutro un amore particolare per lei. Nel 2021 celebreremo il secondo centenario della presenza del culto alla Madonna del Sovereto e mi auguro che lo si possa ricordare con un gemellaggio tra Rivello e Terlizzi»
Come avviene la raccolta fondi per la festa? Come vive la comunità di Rivello questo momento?
«Questa è l'unica festa in cui non si fa questua. Per raccogliere i fondi ognuno porta il suo contributo liberamente per onorare la Madonna. anche quando si è trattato di restaurare la Cappella, il popolo ha collaborato anche con la propria opera manuale. La frazione è piccola, però si mobilità tutta in questi quattro giorni per la sua "madonnina"; prima si pellegrinava a piedi per raggiungere il piccolo santuario nei giorni della festa. Certo, rispetto alla vostra Festa Maggiore qui è molto in piccolo ma comunque è una delle poche feste che riesce ad attirare tutto il paese.»
Cosa vi lega questa devozione verso la Vergine del Sovereto?Ci sono mai stati dei miracoli, oltre a quello di Pasquale Priante?
«Sovereto è nel cuore di tutti. Il fatto di muoversi e andare a trovare la Verginella in campagna ha sempre mantenuto inalterato in quasi due secoli il suo fascino. Non ci sono stati miracoli particolari oltre al Priante, ma la mia frazione in ogni momento fa riferimento a Lei, ognuno ha un aneddoto particolare legato a questa devozione.»
Sei mai venuto a Terlizzi in occasione della Festa Maggiore?
«Sono stato qualche anno fa a Terlizzi. Ho visto per la prima volta la sfilata del Carro Trionfale. Mi è piaciuto molto e mi auguro di tornare il più presto possibile.»