Attualità
Terlizzi ha reso omaggio alle vittime del Covid-19
Ieri minuto di silenzio e bandiere a mezz'asta da Palazzo di Città
Terlizzi - venerdì 19 marzo 2021
Un omaggio commosso alle vittime del Coronavirus è stato reso ieri mattina, 18 marzo, dal Sindaco di Terlizzi Ninni Gemmato in rappresentanza di tutta la comunità locale nella giornata che le ricorda tutte.
Ad un anno di distanza dalle terribili immagini dei camion dell'Esercito Italiano che trasportavano i feretri dei morti per il morbo, allora sconosciuto, a Bergamo, tutti i primi cittadini della penisola che aderiscono all'ANCI hanno voluto celebrare un momento di estrema unità nazionale.
Davanti al ristrutturando Palazzo di Città, Gemmato si è soffermato per alcuni minuti con lo sguardo rivolto alla bandiera a mezz'asta. E così Terlizzi ha virtualmente abbracciato le comunità lombarde e tutte le altre che hanno pagato un dazio pesantissimo al virus che ha cambiato le nostre vite. Il silenzio di piazza IV Novembre è stato il sottofondo di un dolore che non si lenirà facilmente, ma da cui tutta la comunità terlizzese dovrà ripartire.
Non sappiamo ancora quando finirà questa lunga emergenza e se ci saranno ancora croci davanti a cui piangere nel cimitero comunale, ma di certo il 18 marzo potrebbe divenire la data che rappresenterà in futuro la memoria finalmente condivisa (non come accade in altre ricorrenze) di una intera nazione. Una memoria però da cui ripartire, onorando i defunti per costruire un Paese migliore, più unito e più solidale.
Ad un anno di distanza dalle terribili immagini dei camion dell'Esercito Italiano che trasportavano i feretri dei morti per il morbo, allora sconosciuto, a Bergamo, tutti i primi cittadini della penisola che aderiscono all'ANCI hanno voluto celebrare un momento di estrema unità nazionale.
Davanti al ristrutturando Palazzo di Città, Gemmato si è soffermato per alcuni minuti con lo sguardo rivolto alla bandiera a mezz'asta. E così Terlizzi ha virtualmente abbracciato le comunità lombarde e tutte le altre che hanno pagato un dazio pesantissimo al virus che ha cambiato le nostre vite. Il silenzio di piazza IV Novembre è stato il sottofondo di un dolore che non si lenirà facilmente, ma da cui tutta la comunità terlizzese dovrà ripartire.
Non sappiamo ancora quando finirà questa lunga emergenza e se ci saranno ancora croci davanti a cui piangere nel cimitero comunale, ma di certo il 18 marzo potrebbe divenire la data che rappresenterà in futuro la memoria finalmente condivisa (non come accade in altre ricorrenze) di una intera nazione. Una memoria però da cui ripartire, onorando i defunti per costruire un Paese migliore, più unito e più solidale.