Politica
«Terlizzi ignorante». Così Mariangela Galliani attacca l'Amministrazione sui disservizi a scuola
Tanti i problemi segnalati nei plessi per la Didattica Digitale Integrata
Terlizzi - giovedì 21 gennaio 2021
Qualche disservizio di troppo e tutto spesso affidato alla buona volontà di dirigenti scolastici, coordinatori e docenti. La Didattica Digitale Integrata, con lezioni che prevedono sia la presenza di numeri contingentati di alunni su richiesta dei genitori, sia la possibilità di rimanere a distanza, sta creando tanti disagi. Diverse le segnalazioni dei genitori e si registra, tra gli altri, anche l'intervento della Consigliera comunale Mariangela Galliani.
«Oggi - scriveva qualche giorno fa - le scuole primarie (almeno le scuole primarie) non hanno avuto la possibilità di offrire ai loro studenti la DDI, Didattica Digitale Integrata. Ci hanno provato, investendo anche somme destinate ad altro. Ma non è bastato.
I genitori addossano la responsabilità alle Dirigenze Scolastiche e ai singoli docenti: ma sbagliano! La responsabilità è soltanto politica», sottolinea Galliani.
«Gli edifici scolastici - continua la nota giunta alla nostra redazione - appartengono al Comune di Terlizzi, non ai dirigenti ed è il Comune il solo responsabile della inadeguatezza degli impianti e delle infrastrutture tecnologiche sulle quali ad oggi - dopo quasi un anno di esperienza con il Covid e con le sue conseguenze disastrose sul settore della Pubblica Istruzione - non è stato investito un solo centesimo».
Il dissenso di Mariangela Galliani nei confronti di diverse scelte della maggioranza a Palazzo di Città, a cui sostanzialmente non sente più di appartenere ma dalla quale non è stato formalizzato alcun distacco ufficiale, è palese.
Circa la responsabilità di quanto sta accadendo spesso nelle scuole locali, non ha dubbi: «È dei politici, dal Sindaco, agli Assessori, alla squadra degli "alzamano" la responsabilità di una amministrazione pubblica oscena, che considera l'Istruzione l'ultima delle priorità - è l'affondo piuttosto forte -. Giace da mesi una proposta di deliberazione sulla urgenza di investire fondi nella implementazione dei sistemi di connettività negli edifici scolastici comunali. Non ne hanno neppure voluto parlare.
Le denunce - è l'invito di Mariangela Galliani rivolto ai genitori - indirizzatele a questi signori e tenetele bene a mente quando verranno a chiedervi di votarli un'altra volta».
«Oggi - scriveva qualche giorno fa - le scuole primarie (almeno le scuole primarie) non hanno avuto la possibilità di offrire ai loro studenti la DDI, Didattica Digitale Integrata. Ci hanno provato, investendo anche somme destinate ad altro. Ma non è bastato.
I genitori addossano la responsabilità alle Dirigenze Scolastiche e ai singoli docenti: ma sbagliano! La responsabilità è soltanto politica», sottolinea Galliani.
«Gli edifici scolastici - continua la nota giunta alla nostra redazione - appartengono al Comune di Terlizzi, non ai dirigenti ed è il Comune il solo responsabile della inadeguatezza degli impianti e delle infrastrutture tecnologiche sulle quali ad oggi - dopo quasi un anno di esperienza con il Covid e con le sue conseguenze disastrose sul settore della Pubblica Istruzione - non è stato investito un solo centesimo».
Il dissenso di Mariangela Galliani nei confronti di diverse scelte della maggioranza a Palazzo di Città, a cui sostanzialmente non sente più di appartenere ma dalla quale non è stato formalizzato alcun distacco ufficiale, è palese.
Circa la responsabilità di quanto sta accadendo spesso nelle scuole locali, non ha dubbi: «È dei politici, dal Sindaco, agli Assessori, alla squadra degli "alzamano" la responsabilità di una amministrazione pubblica oscena, che considera l'Istruzione l'ultima delle priorità - è l'affondo piuttosto forte -. Giace da mesi una proposta di deliberazione sulla urgenza di investire fondi nella implementazione dei sistemi di connettività negli edifici scolastici comunali. Non ne hanno neppure voluto parlare.
Le denunce - è l'invito di Mariangela Galliani rivolto ai genitori - indirizzatele a questi signori e tenetele bene a mente quando verranno a chiedervi di votarli un'altra volta».