Indebitamento, bene il Comune di Terlizzi

Il comune di Terlizzi è tra i comuni più equilibrati in Italia in fatto di indebitamento. A dirlo sono i dati OpenPolis relativi al 2014 elaborati dal Sole 24 Ore. Nel 2014 il comune di Terlizzi ha acceso prestiti per complessivi 11,74 euro pro capite. Un dato che non preoccupa soprattutto se lo si confronta con i 38,31 euro del comune di Bari. Vero è che in provincia di Bari ci sono comuni che fanno registrare un indebitamento pari pressoché a zero euro come nel caso di Bitonto e Corato (0,02 euro), o comunque più basso rispetto a Terlizzi: per esempio il comune di Ruvo conta 6,12 euro di prestiti pro capite; Molfetta 6,13 euro; tuttavia non va dimenticato che i mutui vengono utilizzati per finanziare non la spesa corrente, ma opere infrastrutturali, opere che in linea teorica migliorano lo status di una città. Dunque, è bene non esagerare con i prestiti soprattutto quando il bilancio comunale non ha fonti di reddito sufficienti per ripagarli negli anni, ma è anche vero che avere prestiti pari a zero euro potrebbe essere il sintomo di una città che non fa investimenti.

Lo stesso quotidiano economico nella sua inchiesta precisa che "nel momento in cui si è in grado di restituirlo senza mandare in dissesto le casse comunali, per un'amministrazione locale accendere un mutuo non rappresenta affatto un male. Al contrario: questi soldi vengono utilizzati per finanziare opere pubbliche. E quindi si migliora il territorio, o si dovrebbe farlo. E le imprese lavorano. Allo stesso modo, evitare di ricorrere ai prestiti non significa necessariamente che si abbia autonomia finanziaria. Può anche essere che il comune non sia in grado di sostenere altri mutui. O, ancora peggio, che possa farlo ma sia bloccato dai vincoli imposti dal patto di stabilità."