
Attualità
Prima uscita pubblica per il capo timoniere e i timonieri del Carro
Ieri sera la benedizione in cattedrale delle divise
Terlizzi - lunedì 1 agosto 2016
13.58
Hanno gli occhi lucidi ed il sorriso smagliante Salvatore Chiapperini, Daniele Chiapperino, Pierluigi Rubini, Roberto Chiapparino e Paolo De Sario tanto che non servirebbe fare alcuna domanda per sapere come stanno vivendo la vigilia della prima Festa Maggiore da timonieri e capotimoniere.
Le loro parole hanno il sapore della soddisfazione per aver finalmente raggiunto un obiettivo che inseguivano da molti anni e dell'orgoglio di guidare il Carro trionfale nella notte in cui Terlizzi indossa il "vestito buono" e splende.
Salvatore, classe 1957, è stato timoniere nel 1999, 2001 e 2002 e quest'anno guiderà per la prima volta un'inedita squadra di entusiasti trentenni. «Bisogna formare nuove leve per non perdere la tradizione» ci dice.
E la tradizione, per questi ragazzi, viaggia tra le storie cittadine e i racconti di padri, nonni, zii, che timonieri lo sono già stati.
«Passiamo insieme più tempo possibile. - ci raccontano - Ė come se stessimo preparando una partita di calcio: dobbiamo conoscere i nostri caratteri ed anche le nostre debolezze per essere più uniti.»
Anche la loro preparazione ricorda molto il pre partita: «guardiamo insieme molti video delle edizioni passate per capire i tratti più difficili e le tecniche migliori.» La guida del carro non è una cosa che si può simulare altrove o con altro mezzo, la prima vera prova sarà quella del giovedì, ma anche lì, il Carro è vuoto e non sarà la stessa cosa.
«Non c'è nulla da temere. - ci rassicurano - Sul carro ci saranno anche i nostri figli»
Ieri sera erano in concattedrale per far benedire le loro nuove divise, una donna ha riprodotto i copricapo nella versione degli anni '50 e loro non vedono l'ora di indossarli.
Foto di Rossella Paduanelli e Simone Angarano
Le loro parole hanno il sapore della soddisfazione per aver finalmente raggiunto un obiettivo che inseguivano da molti anni e dell'orgoglio di guidare il Carro trionfale nella notte in cui Terlizzi indossa il "vestito buono" e splende.
Salvatore, classe 1957, è stato timoniere nel 1999, 2001 e 2002 e quest'anno guiderà per la prima volta un'inedita squadra di entusiasti trentenni. «Bisogna formare nuove leve per non perdere la tradizione» ci dice.
E la tradizione, per questi ragazzi, viaggia tra le storie cittadine e i racconti di padri, nonni, zii, che timonieri lo sono già stati.
«Passiamo insieme più tempo possibile. - ci raccontano - Ė come se stessimo preparando una partita di calcio: dobbiamo conoscere i nostri caratteri ed anche le nostre debolezze per essere più uniti.»
Anche la loro preparazione ricorda molto il pre partita: «guardiamo insieme molti video delle edizioni passate per capire i tratti più difficili e le tecniche migliori.» La guida del carro non è una cosa che si può simulare altrove o con altro mezzo, la prima vera prova sarà quella del giovedì, ma anche lì, il Carro è vuoto e non sarà la stessa cosa.
«Non c'è nulla da temere. - ci rassicurano - Sul carro ci saranno anche i nostri figli»
Ieri sera erano in concattedrale per far benedire le loro nuove divise, una donna ha riprodotto i copricapo nella versione degli anni '50 e loro non vedono l'ora di indossarli.
Foto di Rossella Paduanelli e Simone Angarano