Nonna Lisetta compie 100 anni: «Sono 'canereut'»

Maria Luigia de Candia, è lei nonna Lisetta che nella giornata del 7 aprile ha compiuto 100 anni. Nata nel 1917, origini molfettesi, madre di quattro figli, oggi vive a Terlizzi con Carmela, l'ultima delle sue due figlie femmine rimasta.

Lisetta ci accoglie calorosamente in casa per raccontarci il suo secolo di vita. Figlia di un artigiano molfettese, nonna Lisetta appena vent'enne si innamora di Giuseppe e con lui va a vivere a Ruvo, dove rimane fino alla morte del marito. Una vita assieme, di sacrifici e lavoro per mantenere la famiglia, specialmente in un momento di particolare carestia come la Seconda Guerra Mondiale, che i due si trovano ad affrontare assieme. La donna ci racconta storie divertenti e particolari e subito si evince il suo carisma: tosta, si definisce; molto sveglia e anche un po' furbetta ci appare, in particolare brava a far di conto e a gestire la finanza del nucleo familiare. Non a casa subito ci racconta dell'escamotage da lei studiato per evitare al marito di partire in guerra: staccargli tutti i denti. Oppure delle marachelle combinate ai danni delle sorelle, per recuperare un tozzo di pane o un bel vestito.

L'evoluzione della storia sotto i suoi occhi: dalla radio al telefono, dalle tv a colori ad internet. Un progresso che lei definisce con un pizzico di sdegno, rammentando i valori e i tabù di un tempo, oggi sono andati quasi perduti con l'avanzare della tecnologia, quella da lei definita "la rovina dei giovani". E proprio parlando di storia nonna Lisetta ci racconta di due personaggi, da lei conosciuti di persona e rimasti impressi nella sua memoria: Aldo Moro e Don Tonino Bello, "due grandi uomini, purtroppo scomparsi ingiustamente e troppo in fretta" ci dice. Uno conosciuto nel periodo in cui Moro lavorava a Bari, e il noto vescovo nel momento in cui il nipote di Lisetta studiava in seminario prima di diventare sacerdote.

E di nipoti e pronipoti Lisetta ne ha parecchi: ha attraversato ben quattro generazioni e ha visto sposarsi anche i figli dei suoi nipoti. Gli stessi nipoti e pronipoti che hanno deciso di preparle una festa a sorpresa per un traguardo come quello dei 100 anni: infatti, la forte devozione di Lisetta aveva spinto l'anziana signora a rinunciare ai festeggiamenti in suo onore venerdì scorso, nel rispetto della giornata dedicata alla Madonna desolata, comunemente nota a Terlizzi come Addolorata.

È tempo, dunque, di lasciarla a questo momento con la sua famiglia. Prima di concludere il nostro pomeriggio in sua compagnia, però, le chiediamo di svelarci il segreto della sua longevità: "non ho mai preso medicine, ma non mi sono mai rifiutata davanti ad un dolce o ad un bicchiere di vino. Sono canareut", si lascia andare con un'espressione tipica dialettale per meglio far intendere la sua golosità. La lasciamo, dunque, alla sua torta ed alle sue 100 candeline. Se lo merita.

E noi ancora una volta le auguriamo: buon compleanno nonna Lisetta!