Cronaca
Tragedia sulla 231 a Terlizzi, «la quotidianità delle morti sul lavoro non può più aspettare»
Interviene Giuseppe Boccuzzi, segretario Cisl Bari: «Un'altra tragedia sul lavoro a Terlizzi, un altro "omicidio sociale"»
Terlizzi - martedì 6 giugno 2023
10.03 Comunicato Stampa
«Un'altra tragedia sul lavoro a Terlizzi questa mattina, un altro "omicidio sociale": questa volta ad esserne vittima un lavoratore di appena 25 anni», così interviene Giuseppe Boccuzzi, segretario generale della Cisl Bari.
«La provincia di Bari, con un mercato del lavoro fatta di tanta precarietà e di tante violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro - ha proseguito -, necessita ora più che mai di un intervento straordinario delle istituzioni preposte che devono mettere in campo rapide azioni di controlli serrati per stimolare le imprese del territorio alla più completa applicazione delle normative in materia di salute e sicurezza».
«Qualche giorno fa, Cisl, Cgil e Uil di Bari con le federazioni di settore hanno incontrato il Prefetto di Bari, ricevendo rassicurazioni in tal senso, ma la quotidianità delle morti sul lavoro non può aspettare più un minuto di attesa, se non vogliamo riempire i nostri cimiteri di tanti lavoratori, giovani e meno giovani - ha concluso Boccuzzi -, vittime di un sistema produttivo malato e indegno di un Paese civile se continua a mettere il profitto davanti alla vita e alla salute dei lavoratori».
«La provincia di Bari, con un mercato del lavoro fatta di tanta precarietà e di tante violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro - ha proseguito -, necessita ora più che mai di un intervento straordinario delle istituzioni preposte che devono mettere in campo rapide azioni di controlli serrati per stimolare le imprese del territorio alla più completa applicazione delle normative in materia di salute e sicurezza».
«Qualche giorno fa, Cisl, Cgil e Uil di Bari con le federazioni di settore hanno incontrato il Prefetto di Bari, ricevendo rassicurazioni in tal senso, ma la quotidianità delle morti sul lavoro non può aspettare più un minuto di attesa, se non vogliamo riempire i nostri cimiteri di tanti lavoratori, giovani e meno giovani - ha concluso Boccuzzi -, vittime di un sistema produttivo malato e indegno di un Paese civile se continua a mettere il profitto davanti alla vita e alla salute dei lavoratori».