Truffa specchietto
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Attualità

Truffa dello specchietto rotto, attenti alla zona di via Sovereto

La testimonianza di una vittima scampata per un pelo

"Questa mattina procedevo in direzione Sovereto quando all'altezza delle villette costruite di recente dalla ditta Fracchiolla ho avvertito un rumore alla mia autovettura, sulla fiancata destra". E' il racconto di Bruno Balsano, scampata vittima nella giornata di giovedì del cosiddetto trucco dello specchietto: una vera e propria truffa che consiste nel far credere all' automobilista che la sua macchina abbia involontariamente urtato il retrovisore dell'auto di chi sta mettendo in atto l'ingannevole piano. Le vittime di questi loschi giochetti solitamente sentono il rumore di un colpo secco e forte alla propria carrozzeria, in realtà provocato da una pallina che, impattandosi con l'autovettura ad alta velocità, produce nel conducente l'illusione di un urto immediato. Subito dopo ecco che l'auto che segue la vittima designata inizia a lampeggiare, intimandola ad accostare e a fermarsi: a quel punto, la vittima, accusata di aver arrecato un danno più o meno grave all'altra autovettura conseguente al finto impatto, sarà costretta ad un esborso di una somma di denaro senza mettere di mezzo assicurazione o vigili.

Questa settimana diversi episodi sono stati segnalati nella zona di Sovereto. Bruno è stato fortunato questa volta: in un primo momento quasi non ha fatto caso al rumore, e senza dar troppa importanza all'accaduto ha proseguito per la sua strada. "Solo svoltando a destra, in Via Turquale, ho notato che una macchina mi seguiva. Sono sceso dall'auto solo in prossimità del cancello di casa." E' a questo punto che l'altro conducente, si è accostato ed è sceso dalla sua Seat color oro per fare la sua accusa-proposta. "Aveva un forte accento dell est- continua il nostro testimone- e mi diceva che avevo procurato un danno alla sua auto. Mi sono parecchio alterato e minacciandolo di avvertire i carabinieri, l'ho mandato via". Non è il primo caso che ricorre questa settimana su Via Sovereto: Michele Grassi lo scorso lunedì metteva in allarme i propri concittadini tramite la sua pagina facebook. E dello stesso social si è avvalso Bruno: con i potenti mezzi di comunicazione a nostra disposizione è un bene denunciare e testimoniare episodi come questi affinché siano da esempio per distinguere varie situazioni tra loro e prevenire danni ben più gravi di quanto ci si aspetta, purché però non si creino allarmismi inutili e fuorvianti.
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