Associazioni
Ultimo atto della Festa Maggiore: la lettera aperta di Michelangelo Matacchione
Il suo grazie a quanti hanno reso questi giorni indimenticabili
Terlizzi - domenica 25 agosto 2024
13.27
Non sappiamo se il mandato di Michelangelo Matacchione a capo del Comitato Festa Maggiore sia giunto a conclusione, come vorrebbe la regola, ma la sua lettera di ringraziamento a quanti hanno reso possibile la realizzazione di una Festa con numeri da record, senza grandi intoppi, sa tanto di saluto.
Noi lo sentiremo nei prossimi giorni, ma oggi pubblichiamo integralmente la sua lettera aperta pubblicata sui social network a poche ore del ritorno del Carro Trionfale al Lamione, ultimo atto di un mese intensissimo. Tutto "sotto il manto", come dicono gli anziani, della Madonna di Sovereto.
«Quando si decide di intraprendere un percorso, mettendoci testa e soprattutto cuore, la prima consapevolezza è sempre quella di munirsi di tanto coraggio e determinazione, lasciandosi sorprendere e trasportare da mille emozioni. Questo è stato un viaggio bellissimo, durato due anni. Un viaggio unico, condiviso con persone speciali che sono diventate la mia famiglia e che non finirò mai di ringraziare. Gioie, dolori, difficoltà, successi, momenti di sconforto, abbracci e parole che non dimenticherò mai. Sono grato per questa esperienza indimenticabile, che attraversa e caratterizza la nostra meravigliosa Terlizzi da Aprile, momento fortemente spirituale e religioso, fino ad Agosto, in cui il folklore e la maestosità del Carro Trionfale si uniscono. Respirare questo profondo senso di attaccamento per il proprio paese ed impegnarsi affinchè esso stesso venga valorizzato, è un dovere che tutti dovremmo avere e aver contribuito alla realizzazione di una delle feste più belle d'Italia mi riempie di orgoglio e di profonda gratitudine. In questi due anni, insieme al direttivo composto dalla vicepresidente Valentina Gesmundo e dall'economo Damiano Ventola, unitamente a tutto il Comitato Feste Patronali, abbiamo provato ad esportare la bellezza della nostre tradizioni al di fuori dei confini locali. Tante sono state le cose importanti che hanno visto concretezza: per la prima volta una diretta della nostra festa sulla rete televisiva di Antenna Sud, le immagini e il racconto della Festa Maggiore sul magazine di Borgo Egnazia, quattro giorni di eventi che hanno impreziosito ed infuocato letteralmente Piazza Cavour, riscuotendo un successo senza precedenti. Un pubblico così folto non eravamo nemmeno in grado di immaginarlo: questo significa che, aldilà di tutte le critiche raccolte, che abbiamo sempre accettato e trasformato in qualcosa di costruttivo, la comunità ha apprezzato la nostra volontà di cambiamento. Da qualche parte bisognava pur cominciare e noi lo abbiamo fatto con tenacia e perseveranza, proseguendo sulla nostra strada, con l'unico scopo di regalare momenti indimenticabili nella nostra terra, nella nostra città. Sarà difficile dire addio, chi ama il proprio paese non si allontana mai del tutto, ma stima e incoraggia quanti vorranno intraprendere con la stessa consapevolezza e volontà di far bene, questo impegno e ruolo unico. Essere Presidente della Festa Maggiore significa sapersi emozionare e non vergognarsi di questo, sentirsi ancora un po' bambini e assaporare ogni attimo di questa avventura. Ho incrociato migliaia di volti e conosciuto moltissime realtà, ho sempre cercato di pensare ad un risultato collettivo e non individuale, mettendo da parte gusti personali o interessi personali. Riguardo alcune fotografie e un sorriso spontaneo compare sul mio volto: grazie per tutto, grazie per aver creduto in me e nelle mie idee, grazie a chi c'è sempre stato, ai legami che non si perderanno. Grazie prima di tutto alla mia famiglia per la grande pazienza avuta nei miei riguardi e per il tanto tempo sottratto a loro così come alla mia Azienda, a S.E. Rev.ma Don Mimmo Cornacchia, a Don Roberto De Bartolo, al Sindaco Michelangelo De Chirico ed al Comune di Terlizzi, ai Timonieri del 2023 la Famiglia Cataldi, a quelli del 2024 la Famiglia Chiapperini De Lucia, al costruttore del Carro Trionfale Giorgio Cataldo e tutta la sua splendida squadra, al Fischietto Mimmo Tamborra, agli spingitori del Carro, alla Confraternita Maria SS. Di Sovereto, alla Polizia Locale, all'Arma dei Carabinieri e tutte le forze dell'ordine, alla Bassa Musica Città di Terlizzi, alla Banda Associazione Musicale Vito Giuseppe Millico, al Complesso Bandistico Giovanile Città di Terlizzi, alla Security di Donato Prudente, a tutti gli sponsor, ai benefattori e cittadini che hanno contribuito in maniera anonima, ad Antenna Sud, Teledehon, Telenorba, Rai 3, Terlizzi live, Terlizzi viva, al Magazine di Borgo Egnazia, al settimanale Oggi, a tutti gli ospiti che si sono succeduti nelle varie kermesse, a New Palchi di Francesco De Lucia, al Service di Felice Ferrara, a Gino De Scisciolo. Ma soprattutto Grazie a Lei, alla Madre che tutto può».
Michelangelo Matacchione
Noi lo sentiremo nei prossimi giorni, ma oggi pubblichiamo integralmente la sua lettera aperta pubblicata sui social network a poche ore del ritorno del Carro Trionfale al Lamione, ultimo atto di un mese intensissimo. Tutto "sotto il manto", come dicono gli anziani, della Madonna di Sovereto.
«Quando si decide di intraprendere un percorso, mettendoci testa e soprattutto cuore, la prima consapevolezza è sempre quella di munirsi di tanto coraggio e determinazione, lasciandosi sorprendere e trasportare da mille emozioni. Questo è stato un viaggio bellissimo, durato due anni. Un viaggio unico, condiviso con persone speciali che sono diventate la mia famiglia e che non finirò mai di ringraziare. Gioie, dolori, difficoltà, successi, momenti di sconforto, abbracci e parole che non dimenticherò mai. Sono grato per questa esperienza indimenticabile, che attraversa e caratterizza la nostra meravigliosa Terlizzi da Aprile, momento fortemente spirituale e religioso, fino ad Agosto, in cui il folklore e la maestosità del Carro Trionfale si uniscono. Respirare questo profondo senso di attaccamento per il proprio paese ed impegnarsi affinchè esso stesso venga valorizzato, è un dovere che tutti dovremmo avere e aver contribuito alla realizzazione di una delle feste più belle d'Italia mi riempie di orgoglio e di profonda gratitudine. In questi due anni, insieme al direttivo composto dalla vicepresidente Valentina Gesmundo e dall'economo Damiano Ventola, unitamente a tutto il Comitato Feste Patronali, abbiamo provato ad esportare la bellezza della nostre tradizioni al di fuori dei confini locali. Tante sono state le cose importanti che hanno visto concretezza: per la prima volta una diretta della nostra festa sulla rete televisiva di Antenna Sud, le immagini e il racconto della Festa Maggiore sul magazine di Borgo Egnazia, quattro giorni di eventi che hanno impreziosito ed infuocato letteralmente Piazza Cavour, riscuotendo un successo senza precedenti. Un pubblico così folto non eravamo nemmeno in grado di immaginarlo: questo significa che, aldilà di tutte le critiche raccolte, che abbiamo sempre accettato e trasformato in qualcosa di costruttivo, la comunità ha apprezzato la nostra volontà di cambiamento. Da qualche parte bisognava pur cominciare e noi lo abbiamo fatto con tenacia e perseveranza, proseguendo sulla nostra strada, con l'unico scopo di regalare momenti indimenticabili nella nostra terra, nella nostra città. Sarà difficile dire addio, chi ama il proprio paese non si allontana mai del tutto, ma stima e incoraggia quanti vorranno intraprendere con la stessa consapevolezza e volontà di far bene, questo impegno e ruolo unico. Essere Presidente della Festa Maggiore significa sapersi emozionare e non vergognarsi di questo, sentirsi ancora un po' bambini e assaporare ogni attimo di questa avventura. Ho incrociato migliaia di volti e conosciuto moltissime realtà, ho sempre cercato di pensare ad un risultato collettivo e non individuale, mettendo da parte gusti personali o interessi personali. Riguardo alcune fotografie e un sorriso spontaneo compare sul mio volto: grazie per tutto, grazie per aver creduto in me e nelle mie idee, grazie a chi c'è sempre stato, ai legami che non si perderanno. Grazie prima di tutto alla mia famiglia per la grande pazienza avuta nei miei riguardi e per il tanto tempo sottratto a loro così come alla mia Azienda, a S.E. Rev.ma Don Mimmo Cornacchia, a Don Roberto De Bartolo, al Sindaco Michelangelo De Chirico ed al Comune di Terlizzi, ai Timonieri del 2023 la Famiglia Cataldi, a quelli del 2024 la Famiglia Chiapperini De Lucia, al costruttore del Carro Trionfale Giorgio Cataldo e tutta la sua splendida squadra, al Fischietto Mimmo Tamborra, agli spingitori del Carro, alla Confraternita Maria SS. Di Sovereto, alla Polizia Locale, all'Arma dei Carabinieri e tutte le forze dell'ordine, alla Bassa Musica Città di Terlizzi, alla Banda Associazione Musicale Vito Giuseppe Millico, al Complesso Bandistico Giovanile Città di Terlizzi, alla Security di Donato Prudente, a tutti gli sponsor, ai benefattori e cittadini che hanno contribuito in maniera anonima, ad Antenna Sud, Teledehon, Telenorba, Rai 3, Terlizzi live, Terlizzi viva, al Magazine di Borgo Egnazia, al settimanale Oggi, a tutti gli ospiti che si sono succeduti nelle varie kermesse, a New Palchi di Francesco De Lucia, al Service di Felice Ferrara, a Gino De Scisciolo. Ma soprattutto Grazie a Lei, alla Madre che tutto può».
Michelangelo Matacchione