Politica
Vitagliano ringrazia la Comunità civica: «L'11 giugno fate la storia di Terlizzi»
Clima di festa nel paese grazie alla musica della ConTurBand
Terlizzi - sabato 10 giugno 2017
8.25
Un trionfo di musica e di dinamismo fisico ha incorniciato ieri sera il clima festoso del comizio di chiusura della Comunità Civica. Pasquale Vitagliano è salito sul palco di piazza Cavour scortato da un lungo corteo di supporter capeggiato dalla ConTurBand, una band di strada di Turi costituita da quindici elementi tra fiati e percussioni che, oltre al repertorio musicale, hanno dato movimento ai suoni sfilando per le strade del paese. Un ulteriore omaggio musicale è stato offerto dal chitarrista Emanuele De Lucia che con l'Inno d'Italia ha entusiasmato ancor di più gli animi del borgo cittadino.
In un'adrenalinica atmosfera di commozione, volge al termine, almeno per il momento, la campagna elettorale della coalizione più estesa di Terlizzi che armonizza al suo interno ben sette anime politiche diverse e «variopinte». Vito D'amato, segretario di Città Civile, tiene a precisare che «cinque anni fa eravamo una piccola comunità. Oggi abbiamo costruito una grande comunità e non una semplice coalizione». Un unico movimento circolare di partecipazione cittadina che punta a fare di Terlizzi «il fulcro di un progetto, di una strategia».
Sognatore con i piedi ben piantati per terra, Pasquale Vitagliano definisce la sua visione di città quale «rivoluzione gentile» in cui fanno da protagonisti le opportunità e le possibilità e dove «si grida per passione e non per aggressività». Governare la città significa, infatti, «portare in braccio qualcuno per prendersene cura e non certo per sottometterlo».
Un ultimo appello al voto che, però, si palesa come una nota di gratitudine verso i suoi sostenitori «per il vostro senso civico e per la tenacia, per la musica verbale della piazza, per il silenzio verso gli insulti e gli assalti». Vitagliano dedica, così, all'intera comunità una poesia intrisa di un profondo amore perché possa esserci un riscatto dalle logiche dei soprusi e delle raccomandazioni, «Senza di voi questo posto non sarebbe stato niente di particolare. Avete sostituito la rassegnazione e il disprezzo con un cammino di libertà».
Numerose le tematiche toccate del programma amministrativo. In particolar modo, la riqualificazione e la valorizzazione della zona di Scianatico, «Non vogliamo costruirci palazzi, al contrario vogliamo renderla una leva di sviluppo economico». Vitagliano punta anche sul potenziamento dei servizi sociali, perché tutti i cittadini possano sentirsi inclusi. Non è un caso, infatti, la presenza sul palco di Rosanna Malerba, interprete della lingua dei segni, che ha tradotto l'intero comizio per i diversamente abili.
«L'11 giugno voltiamo pagina, prendiamo un foglio bianco e scriviamo una pagina nuova ed epica. Perché tra dieci anni potrete dire che c'eravate. Perché fra cent'anni potranno dire che è accaduto davvero: cittadini liberi e forti hanno rifondato questa città. Liberiamoci e fate la storia di Terlizzi. Ammiriamo gli avversari leali e perdoniamo quelli che sputano», conclude tra applausi scroscianti il leader carismatico della Comunità Civica.
In un'adrenalinica atmosfera di commozione, volge al termine, almeno per il momento, la campagna elettorale della coalizione più estesa di Terlizzi che armonizza al suo interno ben sette anime politiche diverse e «variopinte». Vito D'amato, segretario di Città Civile, tiene a precisare che «cinque anni fa eravamo una piccola comunità. Oggi abbiamo costruito una grande comunità e non una semplice coalizione». Un unico movimento circolare di partecipazione cittadina che punta a fare di Terlizzi «il fulcro di un progetto, di una strategia».
Sognatore con i piedi ben piantati per terra, Pasquale Vitagliano definisce la sua visione di città quale «rivoluzione gentile» in cui fanno da protagonisti le opportunità e le possibilità e dove «si grida per passione e non per aggressività». Governare la città significa, infatti, «portare in braccio qualcuno per prendersene cura e non certo per sottometterlo».
Un ultimo appello al voto che, però, si palesa come una nota di gratitudine verso i suoi sostenitori «per il vostro senso civico e per la tenacia, per la musica verbale della piazza, per il silenzio verso gli insulti e gli assalti». Vitagliano dedica, così, all'intera comunità una poesia intrisa di un profondo amore perché possa esserci un riscatto dalle logiche dei soprusi e delle raccomandazioni, «Senza di voi questo posto non sarebbe stato niente di particolare. Avete sostituito la rassegnazione e il disprezzo con un cammino di libertà».
Numerose le tematiche toccate del programma amministrativo. In particolar modo, la riqualificazione e la valorizzazione della zona di Scianatico, «Non vogliamo costruirci palazzi, al contrario vogliamo renderla una leva di sviluppo economico». Vitagliano punta anche sul potenziamento dei servizi sociali, perché tutti i cittadini possano sentirsi inclusi. Non è un caso, infatti, la presenza sul palco di Rosanna Malerba, interprete della lingua dei segni, che ha tradotto l'intero comizio per i diversamente abili.
«L'11 giugno voltiamo pagina, prendiamo un foglio bianco e scriviamo una pagina nuova ed epica. Perché tra dieci anni potrete dire che c'eravate. Perché fra cent'anni potranno dire che è accaduto davvero: cittadini liberi e forti hanno rifondato questa città. Liberiamoci e fate la storia di Terlizzi. Ammiriamo gli avversari leali e perdoniamo quelli che sputano», conclude tra applausi scroscianti il leader carismatico della Comunità Civica.