Attualità
Ultimo fine settimana di mare per molti terlizzesi: occhio all'alga tossica
Rilevate quantità consistenti sul litorale tra Molfetta e Giovinazzo
Terlizzi - sabato 9 settembre 2023
1.16
L'alga tossica (Ostreopsis Ovata) è arrivata lungo i litorali di Molfetta e Giovinazzo, frequentatissimi dai terlizzesi. Un dato che fa riferimento all'ultima parte dell'estate, precisamente all'ultima quindicina di agosto e che preoccupa diversi cittadini e cittadine di Terlizzi che vorrebbero trascorrere l'ultimo fine settimana al mare prima del congedo autunnale.
È quanto attesta il quindicinale report dell'Arpa Puglia, l'Agenzia Regionale per la Prevenzione e la Protezione dell'Ambiente con riferimento al periodo compreso tra il 16 ed il 31 agosto scorsi.
A Molfetta, all'altezza della Prima Cala, nella seconda quindicina di agosto sono state rilevate 120.316 cellule per litro in acque di fondo e 6.914 in acque in colonna, con un rischio per la salute pubblica definito "discreto".
Nella zona a sud di Giovinazzo, invece, i campionamenti hanno portato alla luce una concentrazione di 3.364.722 di cellule per litro in acque di fondo e 8.330 cellule/litro in acque in colonna, reputata dagli esperti una quantità catalogabile come discreta, ma al di sotto del livello per un rischio sanitario concreto. 45.552 cellule per litro sono state ritrovate in acque di fondo nella zona dell'ex Lido Lucciola, al confine tra Giovinazzo e Bari-Santo Spirito, con una concentrazione in acque in colonna di 14.905 cellule per litro. In questo caso si tratta di una concentrazione "abbondante", con qualche rischio maggiore per la salute.
L'alga tossica o Ostreopsis Ovata è una micro-alga marina che appartiene alla famiglia delle Ostreopsidaceae. Si tratta di una specie tipica dei climi «caldi e tropicali, ma negli ultimi anni è presente anche sulle coste italiane. La fioritura dell'alga, in gergo "bloom", è stata segnalata nelle acque del litorale di Genova ma anche già osservata in numerose occasioni in Toscana, sin dall'estate 1998 e proprio in Puglia nell'estate 2003-2004».
Non è visibile ad occhio umano ed i fattori di proliferazione, la cosiddetta fioritura algale, sono comuni a tutti i vegetali: la presenza in acque di azoto e fosforo che vengono apportati al mare dai fiumi oppure il ristagno d'acqua con l'aumento di temperatura già da 22-23 °C. Quando poi arrivano correnti forti, l'alga si vaporizza ed inalarla anche solo passeggiando lungo la costa può portare a malessere, aumento della temperatura corporea per 24-48 ore, secchezza ed irritazione della congiuntiva. E diversi casi sono stati segnalati ai medici di base a Giovinazzo, con risoluzione nel giro di un paio di giorni.
È quanto attesta il quindicinale report dell'Arpa Puglia, l'Agenzia Regionale per la Prevenzione e la Protezione dell'Ambiente con riferimento al periodo compreso tra il 16 ed il 31 agosto scorsi.
A Molfetta, all'altezza della Prima Cala, nella seconda quindicina di agosto sono state rilevate 120.316 cellule per litro in acque di fondo e 6.914 in acque in colonna, con un rischio per la salute pubblica definito "discreto".
Nella zona a sud di Giovinazzo, invece, i campionamenti hanno portato alla luce una concentrazione di 3.364.722 di cellule per litro in acque di fondo e 8.330 cellule/litro in acque in colonna, reputata dagli esperti una quantità catalogabile come discreta, ma al di sotto del livello per un rischio sanitario concreto. 45.552 cellule per litro sono state ritrovate in acque di fondo nella zona dell'ex Lido Lucciola, al confine tra Giovinazzo e Bari-Santo Spirito, con una concentrazione in acque in colonna di 14.905 cellule per litro. In questo caso si tratta di una concentrazione "abbondante", con qualche rischio maggiore per la salute.
L'alga tossica o Ostreopsis Ovata è una micro-alga marina che appartiene alla famiglia delle Ostreopsidaceae. Si tratta di una specie tipica dei climi «caldi e tropicali, ma negli ultimi anni è presente anche sulle coste italiane. La fioritura dell'alga, in gergo "bloom", è stata segnalata nelle acque del litorale di Genova ma anche già osservata in numerose occasioni in Toscana, sin dall'estate 1998 e proprio in Puglia nell'estate 2003-2004».
Non è visibile ad occhio umano ed i fattori di proliferazione, la cosiddetta fioritura algale, sono comuni a tutti i vegetali: la presenza in acque di azoto e fosforo che vengono apportati al mare dai fiumi oppure il ristagno d'acqua con l'aumento di temperatura già da 22-23 °C. Quando poi arrivano correnti forti, l'alga si vaporizza ed inalarla anche solo passeggiando lungo la costa può portare a malessere, aumento della temperatura corporea per 24-48 ore, secchezza ed irritazione della congiuntiva. E diversi casi sono stati segnalati ai medici di base a Giovinazzo, con risoluzione nel giro di un paio di giorni.