Eventi e cultura
Un grande concerto per promuovere la pace in piazza Cavour
Si terrà sabato 14 maggio alle 20.00
Terlizzi - venerdì 13 maggio 2022
10.13
È un inno alla pace l'evento organizzato sinergicamente dalla parrocchia di San Gioacchino e dal movimento "Terlizzi Pacifista" per domani, sabato 14 maggio. Un concerto intervallato da letture, a partire dalle ore 20, creerà un'atmosfera accogliente in piazza Cavour per contestare apertamente il conflitto in corso tra Russia e Ucraina.
"Frutto della giustizia sarà la pace" è il nome della manifestazione che sarà presentata da Pierluigi Auricchio. Numerosi sono gli artisti, emergenti e dalla carriera più consolidata che hanno aderito a prendere una ferma posizione contro la guerra.
Tra essi figureranno numerosi terlizzesi come Marco Albanese, Alessia Cagnetta, Claudio De Leo, Emanuele De Lucia, Nicolò Marziale, Giacomo de Nicolo, Giuseppe Sforza, Domenico Troiano e Giuseppe Volpe. A loro si affiancheranno talenti di paesi limitrofi, quali Elisa Bonomo, Carlotta Carusillo, Valeria Di Gioia, Mariarita D'Onofrio, Laura Lamarca, Vanessa Nichilo, Paola Piccarreta, Raffaella Soldano, Classe di Canto M° Marilia Papaleo e Giulio Bufo.
I brani che saranno interpretati hanno naturalmente come tema principale la pace. Attraverso i testi e le melodie si trasmetteranno messaggi di fratellanza e di non belligeranza. Gli strumenti e le voci suoneranno e canteranno grandi classici sulla pace come "Generale" di De Gregori, "Imagine" di Lennon, "La guerra di Piero" di De Andrè, "Russians di Sting, "Amara terra mia" di Modugno, "C'era un ragazzo di Morandi".
«C'è urgenza di una nuova cultura, una nuova mentalità. La mentalità della cura! Don Lorenzo Milani avrebbe richiamato quanto lui aveva scritto sulla porta della scuola di Barbina: "I care"!», dichiara Don Michele Stragapede, sacerdote della chiesa di San Gioacchino che rileva una sorta di arrendevolezza diffusa nei confronti della guerra.
«Si tratta di far fiorire la pace come risultato di diritti garantiti a tutti in un contesto rigenerato della nostra madre terra. C'è bisogno di vera economia. Forse bisognerà fare un passo indietro per lasciare spazi di vita a chi ha subito il nostro sviluppo!».
Tutti insieme nel centro di Terlizzi, dunque, per promuovere i valori della Costituzione italiana che all'articolo 11 stabilisce espressamente che "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali".
«La musica appartiene alle categorie trascendentali dell'essere! È un elemento di dialogo; supera ogni confine o divisione e parla al cuore; coinvolge tutta la persona e la predispone all'incontro e alla bellezza. È cultura da promuovere. Si può fare solo insieme!», conclude Don Michele Stragapede, invitando la cittadinanza a partecipare.
"Frutto della giustizia sarà la pace" è il nome della manifestazione che sarà presentata da Pierluigi Auricchio. Numerosi sono gli artisti, emergenti e dalla carriera più consolidata che hanno aderito a prendere una ferma posizione contro la guerra.
Tra essi figureranno numerosi terlizzesi come Marco Albanese, Alessia Cagnetta, Claudio De Leo, Emanuele De Lucia, Nicolò Marziale, Giacomo de Nicolo, Giuseppe Sforza, Domenico Troiano e Giuseppe Volpe. A loro si affiancheranno talenti di paesi limitrofi, quali Elisa Bonomo, Carlotta Carusillo, Valeria Di Gioia, Mariarita D'Onofrio, Laura Lamarca, Vanessa Nichilo, Paola Piccarreta, Raffaella Soldano, Classe di Canto M° Marilia Papaleo e Giulio Bufo.
I brani che saranno interpretati hanno naturalmente come tema principale la pace. Attraverso i testi e le melodie si trasmetteranno messaggi di fratellanza e di non belligeranza. Gli strumenti e le voci suoneranno e canteranno grandi classici sulla pace come "Generale" di De Gregori, "Imagine" di Lennon, "La guerra di Piero" di De Andrè, "Russians di Sting, "Amara terra mia" di Modugno, "C'era un ragazzo di Morandi".
«C'è urgenza di una nuova cultura, una nuova mentalità. La mentalità della cura! Don Lorenzo Milani avrebbe richiamato quanto lui aveva scritto sulla porta della scuola di Barbina: "I care"!», dichiara Don Michele Stragapede, sacerdote della chiesa di San Gioacchino che rileva una sorta di arrendevolezza diffusa nei confronti della guerra.
«Si tratta di far fiorire la pace come risultato di diritti garantiti a tutti in un contesto rigenerato della nostra madre terra. C'è bisogno di vera economia. Forse bisognerà fare un passo indietro per lasciare spazi di vita a chi ha subito il nostro sviluppo!».
Tutti insieme nel centro di Terlizzi, dunque, per promuovere i valori della Costituzione italiana che all'articolo 11 stabilisce espressamente che "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali".
«La musica appartiene alle categorie trascendentali dell'essere! È un elemento di dialogo; supera ogni confine o divisione e parla al cuore; coinvolge tutta la persona e la predispone all'incontro e alla bellezza. È cultura da promuovere. Si può fare solo insieme!», conclude Don Michele Stragapede, invitando la cittadinanza a partecipare.