Cronaca
Una favela nel cuore di Terlizzi
Le foto della casa sgomberata per motivi igienico-sanitari
Terlizzi - venerdì 17 luglio 2015
9.28
Erano vissuti per decine di anni in una vera e propria "favela", una baracca fatta di mattoni nel cuore del centro storico di Terlizzi. Quattro maggiorenni, una madre, tre figli e tre cani. Tutti insieme in un vecchio e malridotto appartamento che verrebbe difficile chiamare casa. Eppure, quella è stata la loro casa fino a quando lunedì mattina si sono visti arrivare carabinieri, polizia, vigili del fuoco e sanitari per portali via, loro malgrado, in un centro di accoglienza a Noci, lontano dal loro paese. Gli accalappiacani, invece, si sono presi i tre cani.
Quattro stanze al primo piano di uno stabile che sembra uscito da un presepe antico. Mura scrostate dall'umidità. Nessun bagno. Nè acqua corrente. Adesso ci sono i sigilli delle forze dell'ordine a sbarrarne il passo.
TerlizziViva è mostra in esclusiva le immagini di questa favela in salsa terlizzese. Sembra un puzzle domestico impazzito. Elettrodomestici tra promontori di indumenti alla rinfusa, sacchetti di plastica in ogni dove, bacinelle, materassi senza lenzuola. Una boccetta di profumo smezzata su una mensola. E' davvero difficile aggiungere commenti. Si fa fatica persino a crederci.
Sono fotogrammi che raccontano una scelta, surreale e grottesca, ma pur sempre una scelta. Solo che nel mondo là fuori, all'esterno di quelle mura lerce, il puzzo che aleggiava in strada non era mica ammesso. Forse, per queste quattro persone senza tempo, il mondo là fuori era qualcosa che non gli apparteneva più.
Quattro stanze al primo piano di uno stabile che sembra uscito da un presepe antico. Mura scrostate dall'umidità. Nessun bagno. Nè acqua corrente. Adesso ci sono i sigilli delle forze dell'ordine a sbarrarne il passo.
TerlizziViva è mostra in esclusiva le immagini di questa favela in salsa terlizzese. Sembra un puzzle domestico impazzito. Elettrodomestici tra promontori di indumenti alla rinfusa, sacchetti di plastica in ogni dove, bacinelle, materassi senza lenzuola. Una boccetta di profumo smezzata su una mensola. E' davvero difficile aggiungere commenti. Si fa fatica persino a crederci.
Sono fotogrammi che raccontano una scelta, surreale e grottesca, ma pur sempre una scelta. Solo che nel mondo là fuori, all'esterno di quelle mura lerce, il puzzo che aleggiava in strada non era mica ammesso. Forse, per queste quattro persone senza tempo, il mondo là fuori era qualcosa che non gli apparteneva più.