Territorio
Una festa di compleanno finita in discarica
Ritrovati rifiuti indifferenziati a Pozzo Lioy
Terlizzi - martedì 23 agosto 2016
7.35
Un'anguria, qualche bottiglia di alcool, un mare di cannucce colorate e una tovaglia accartocciata. E' quello che rimane di una festa in campagna. Rifiuti che un tempo sarebbero stati conferiti nei bidoni dell'indifferenziata presenti in paese e che invece oggi, con l'avvento del mastello, diventa complicato smaltire. Talmente complicato che qualcuno ha pensato (male) di lasciarli abbandonati nei terreni alla periferia del paese.
Stavolta è toccato ad un fondo nei pressi di Pozzo Lioy. A scoprire ieri il cumulo di rifiuti indifferenziati l'Anps (Associazione nazionale Polizia di Stato) durante un giro di perlustrazione mattutino.
E scoppia anche la polemica visto che dalle immagini dei rifiuti pubblicate su facebook emergono indizi che potrebbero ricondurre ai presunti responsabili. Compare persino un residuo della confezione della torta, con tanto di nome e cognome della festeggiata. «Questa volta è stata lasciata la firma» accusano i volontari dell'associazione Polizia di Stato, invitando i familiari della festeggiata a provvedere alla bonifica della zona. Una denuncia pubblica come poche se sono viste finora, proprio come spesso anche le istituzioni e gli ambientalisti chiedono di fare ai cittadini. Segnalare e denunciare chi sporca la città, allo scopo di scongiurare comportamenti incivili e quindi educare. Pare comunque che l'episodio sia stato segnalato alla Polizia Locale.
L'associazione Puliamo Terlizzi se la prende invece con la ditta del presunto catering. «Pare che la festa si sia svolta in una villa privata e che il catering fosse stato affidato ad un'impresa di Terlizzi che riteniamo avesse la responsabilità di differenziare e smaltire i rifiuti secondo le norme», scrivono i volontari dell'associazione Puliamo Terlizzi. Se così fosse, ricordano sempre i volontari, la sanzione di un tale comportamento sarebbe di carattere penale e ne risponderebbe l'impresa esercente il servizio di catering. Ma come si fa a parlare di catering? Quali elementi si hanno per sostenere che si sia trattato davvero di un servizio di catering (con tanto di personale dell'azienda a servire all'interno della struttura privata) e non di un semplice buffet acquistato all'esterno? E se l'azienda esterna si fosse soltanto limitata a consegnare a domicilio il buffet come si fa di solito? In quest'ultimo caso, infatti, l'unica responsabile sarebbe la famiglia della festeggiata o la proprietaria dell'immobile in cui è avvenuta la festa. Uno o l'altro caso, alla fine poco importa. Il punto è capire chi ha di fatto buttato in campagna quei rifiuti: la cosa importante è comprendere che certi atteggiamenti di inciviltà non possono più essere tollerati.
Stavolta è toccato ad un fondo nei pressi di Pozzo Lioy. A scoprire ieri il cumulo di rifiuti indifferenziati l'Anps (Associazione nazionale Polizia di Stato) durante un giro di perlustrazione mattutino.
E scoppia anche la polemica visto che dalle immagini dei rifiuti pubblicate su facebook emergono indizi che potrebbero ricondurre ai presunti responsabili. Compare persino un residuo della confezione della torta, con tanto di nome e cognome della festeggiata. «Questa volta è stata lasciata la firma» accusano i volontari dell'associazione Polizia di Stato, invitando i familiari della festeggiata a provvedere alla bonifica della zona. Una denuncia pubblica come poche se sono viste finora, proprio come spesso anche le istituzioni e gli ambientalisti chiedono di fare ai cittadini. Segnalare e denunciare chi sporca la città, allo scopo di scongiurare comportamenti incivili e quindi educare. Pare comunque che l'episodio sia stato segnalato alla Polizia Locale.
L'associazione Puliamo Terlizzi se la prende invece con la ditta del presunto catering. «Pare che la festa si sia svolta in una villa privata e che il catering fosse stato affidato ad un'impresa di Terlizzi che riteniamo avesse la responsabilità di differenziare e smaltire i rifiuti secondo le norme», scrivono i volontari dell'associazione Puliamo Terlizzi. Se così fosse, ricordano sempre i volontari, la sanzione di un tale comportamento sarebbe di carattere penale e ne risponderebbe l'impresa esercente il servizio di catering. Ma come si fa a parlare di catering? Quali elementi si hanno per sostenere che si sia trattato davvero di un servizio di catering (con tanto di personale dell'azienda a servire all'interno della struttura privata) e non di un semplice buffet acquistato all'esterno? E se l'azienda esterna si fosse soltanto limitata a consegnare a domicilio il buffet come si fa di solito? In quest'ultimo caso, infatti, l'unica responsabile sarebbe la famiglia della festeggiata o la proprietaria dell'immobile in cui è avvenuta la festa. Uno o l'altro caso, alla fine poco importa. Il punto è capire chi ha di fatto buttato in campagna quei rifiuti: la cosa importante è comprendere che certi atteggiamenti di inciviltà non possono più essere tollerati.