
Attualità
Una strada nei pressi di Pisciniello, nella top ten delle più insozzate / FOTO
Ennesimo "blitz" dei volontari di Puliamo Terlizzi
Terlizzi - domenica 6 novembre 2016
10.06
È incredibile quello che si può trovare - in termini di rifiuti - lungo una strada di campagna a Terlizzi. Qui siamo in una strada che collega via dei Portoni e via Verdone, a poche decine di metri dal primo arco nei pressi di Pisciniello. Una strada letteralmente insozzata da rifiuti di ogni genere ai bordi. Effetti collaterali della raccolta differenziata porta a porta, risultato dell'ostinazione di taluni a non seguire le regole.
Qui si è svolto l'ennesimo blitz dei volontari di Puliamo Terlizzi. Decine di sacchi di spazzatura raccolti. «A giudicare dalla quantità di rifiuti (bottiglie di vetro, sacchetti di spazzatura ma anche ingombranti) questa strada può essere annoverata nella "top ten" delle più violate da cittadini indisciplinati e sempre disposti a prendere una multa da 500 euro. Ammesso che ci sia qualcuno pronto ad accertare le violazioni dato che ormai la sensazione è che il lassismo abbia preso il sopravvento».
«Lo ribadiamo ancora una volta - spiegano gli attivisti di Puliamo Terlizzi - oltre alla sacrosanta repressione occorre capire e correggere le ragioni di cotanta inqualificabile ribellione. Il nostro paesaggio e la nostra agricoltura non possono sostenere un'emorragia di questo tipo, e nemmeno noi».
Foto di Puliamo Terlizzi
Qui si è svolto l'ennesimo blitz dei volontari di Puliamo Terlizzi. Decine di sacchi di spazzatura raccolti. «A giudicare dalla quantità di rifiuti (bottiglie di vetro, sacchetti di spazzatura ma anche ingombranti) questa strada può essere annoverata nella "top ten" delle più violate da cittadini indisciplinati e sempre disposti a prendere una multa da 500 euro. Ammesso che ci sia qualcuno pronto ad accertare le violazioni dato che ormai la sensazione è che il lassismo abbia preso il sopravvento».
«Lo ribadiamo ancora una volta - spiegano gli attivisti di Puliamo Terlizzi - oltre alla sacrosanta repressione occorre capire e correggere le ragioni di cotanta inqualificabile ribellione. Il nostro paesaggio e la nostra agricoltura non possono sostenere un'emorragia di questo tipo, e nemmeno noi».
Foto di Puliamo Terlizzi