Politica
Uniti a Sinistra accusa: dopo la sparatoria silenzio omertoso da cittadini, associazioni e partiti
Il movimento sollecita alla mobilitazione tutte le forze sane della comunità
Terlizzi - martedì 7 luglio 2015
0.17
Proprio alla vigilia dell'evento pacifico organizzato per martedì 7 luglio dall'Azione Cattolica in piazzetta Amendolagine, è stato affisso a Terlizzi un manifesto del movimento Uniti a Sinistra (il portavoce in consiglio comunale è l'ex sindaco Vincenzo Di Tria) che attacca duramente istituzioni e cittadini per una presunta mancata reazione all'indomani della sparatoria avvenuta la settimana scorsa. Nel manifesto ci sono critiche per tutti. Innanzitutto per il sindaco che - si legge nel manifesto - "a distanza di un giorno non aveva ancora allertato il Prefetto e chiesto la convocazione del Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, e minimizzava parlando di "4 imbecilli"; ma critiche pesanti sono riservate anche a cittadini, associazioni e agli altri partiti politici locali la cui risposta "è stata assente del tutto, in un silenzio inquietante e omertoso".
Insomma, secondo il movimento Uniti a Sinistra non ci sarebbe stato da parte di Terlizzi, quello scatto d'orgoglio, quella reazione di popolo, che c'era da attendersi dopo una sparatoria che "non è stato uno scontro a fuoco casuale, ma un vero e proprio agguato che sembra riaccendere un confronto a mano armata fra clan rivali e potrebbe avere ulteriori risvolti in futuro", una sparatoria per di più avvenuta in un luogo affollato di gente.
«La gente - si legge ancora nel manifesto - mormora di un rafforzamento del potere della malavita cittadina e di un progressivo infiltrarsi nel tessuto sociale. Cos'altro dobbiamo aspettare perché ci sia una reazione e la città si mobiliti e si opponga civilmente all'arroganza dei delinquenti? Uniti a Sinistra sollecita alla mobilitazione tutte le forze sane della comunità, il mondo cattolico, le associazioni e i movimenti, il mondo della scuola, le associazioni di categoria, e si fa promotrice di un incontro con il Prefetto di Bari per sollecitarlo ulteriormente a far vigilare più efficacemente il nostro territorio affinché non si ripetano episodi di sangue. Uniti a Sinistra incoraggia i cittadini a risvegliarsi dal torpore e dall'indifferenza e a non cadere nell'omertà, per fare in modo che Terlizzi resti una città tranquilla e laboriosa, e non si trasformi in un Far West in mano a criminali senza scrupoli.»
(foto di Luca Turi per la Gazzetta del Mezzogiorno)
Insomma, secondo il movimento Uniti a Sinistra non ci sarebbe stato da parte di Terlizzi, quello scatto d'orgoglio, quella reazione di popolo, che c'era da attendersi dopo una sparatoria che "non è stato uno scontro a fuoco casuale, ma un vero e proprio agguato che sembra riaccendere un confronto a mano armata fra clan rivali e potrebbe avere ulteriori risvolti in futuro", una sparatoria per di più avvenuta in un luogo affollato di gente.
«La gente - si legge ancora nel manifesto - mormora di un rafforzamento del potere della malavita cittadina e di un progressivo infiltrarsi nel tessuto sociale. Cos'altro dobbiamo aspettare perché ci sia una reazione e la città si mobiliti e si opponga civilmente all'arroganza dei delinquenti? Uniti a Sinistra sollecita alla mobilitazione tutte le forze sane della comunità, il mondo cattolico, le associazioni e i movimenti, il mondo della scuola, le associazioni di categoria, e si fa promotrice di un incontro con il Prefetto di Bari per sollecitarlo ulteriormente a far vigilare più efficacemente il nostro territorio affinché non si ripetano episodi di sangue. Uniti a Sinistra incoraggia i cittadini a risvegliarsi dal torpore e dall'indifferenza e a non cadere nell'omertà, per fare in modo che Terlizzi resti una città tranquilla e laboriosa, e non si trasformi in un Far West in mano a criminali senza scrupoli.»
(foto di Luca Turi per la Gazzetta del Mezzogiorno)