Cronaca
Vandalismo a Terlizzi nel locale adiacente la parrocchia Immacolata
L’ambiente è utilizzato dai fedeli per attività pastorali e di catechesi
Terlizzi - domenica 10 marzo 2024
Un deprecabile atto vandalico, che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi, si è consumato nel corso della serata di domenica 3 marzo 2024, nel locale attiguo alla Parrocchia BMV Immacolata di Terlizzi in Largo Plebiscito, ambiente utilizzato dalla chiesa per attività pastorali e di catechesi. Erano circa le 21:30 quando ignoti, hanno frantumato il vetro della porta del locale in questione, creando un forte boato e grande spavento, proprio nel bel mezzo di un incontro che il parroco, don Gianni Rafanelli, stava avendo con i ragazzi che hanno frequentato in parrocchia il corso prematrimoniale.
«Dopo aver vissuto l'incontro con il Signore nel giorno a Lui dedicato, e aver concluso con un momento di festa la fine del percorso prematrimoniale, ci siamo trattenuti nel locale accanto alla parrocchia. Mentre verificavamo il percorso fatto, un rumore assordante spaventandoci ci ha portati fuori, sulla piazza. In quel frangente abbiamo notato alcuni ragazzi scappare dal luogo dove ci trovavamo. Abbiamo notato il vetro del locale in frantumi nonostante la doppiezza del vetro. É già la seconda volta che accade in due mesi. La mia preoccupazione non è solo la sicurezza dei locali ma quella dei bambini e ragazzi che frequentano suddetti locali, - è stato il racconto del sacerdote visibilmente rammaricato per l'accaduto - resto allibito dinanzi a tanta brutalità e ignoranza, viviamo in un mondo in continua trasformazione e molto spesso di degrado, economico, culturale, morale, spirituale. All'interno di questo degrado, registro l'esperienza negativa vissuta domenica scorsa», è stata la chiusura del parroco don Gianni Rafanelli che ha sporto denuncia presso la locale Tenenza dei Carabinieri.
Ci associamo da questa redazione alla condanna senza attenuanti di episodi che ancora una volta dimostrano la mancanza, in ancora troppi casi, del senso di civiltà dei cittadini, che è il vero ago della bilancia e tra i principali indicatori della qualità della vita di una comunità. Atti di vandalismo di questo tipo non sono derubricabili a ragazzate e chiunque trovi il modo di giustificare azioni del genere, né è complice.
«Dopo aver vissuto l'incontro con il Signore nel giorno a Lui dedicato, e aver concluso con un momento di festa la fine del percorso prematrimoniale, ci siamo trattenuti nel locale accanto alla parrocchia. Mentre verificavamo il percorso fatto, un rumore assordante spaventandoci ci ha portati fuori, sulla piazza. In quel frangente abbiamo notato alcuni ragazzi scappare dal luogo dove ci trovavamo. Abbiamo notato il vetro del locale in frantumi nonostante la doppiezza del vetro. É già la seconda volta che accade in due mesi. La mia preoccupazione non è solo la sicurezza dei locali ma quella dei bambini e ragazzi che frequentano suddetti locali, - è stato il racconto del sacerdote visibilmente rammaricato per l'accaduto - resto allibito dinanzi a tanta brutalità e ignoranza, viviamo in un mondo in continua trasformazione e molto spesso di degrado, economico, culturale, morale, spirituale. All'interno di questo degrado, registro l'esperienza negativa vissuta domenica scorsa», è stata la chiusura del parroco don Gianni Rafanelli che ha sporto denuncia presso la locale Tenenza dei Carabinieri.
Ci associamo da questa redazione alla condanna senza attenuanti di episodi che ancora una volta dimostrano la mancanza, in ancora troppi casi, del senso di civiltà dei cittadini, che è il vero ago della bilancia e tra i principali indicatori della qualità della vita di una comunità. Atti di vandalismo di questo tipo non sono derubricabili a ragazzate e chiunque trovi il modo di giustificare azioni del genere, né è complice.