Chiesa locale
Via Crucis cittadina, nella Concattedtale di Terlizzi la Croce di Cutro
Sarà presieduta da Monsignor Domenico Cornacchia
Terlizzi - martedì 4 aprile 2023
14.20
Si terrà questa sera, 4 aprile, la Via Crucis cittadina a Terlizzi.
Dalle ore 19.30, Monsignor Domenico Cornacchia, vescovo della diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, presiederà la lettura e le riflessioni sulle stazioni nella Concattedrale di San Michele Arcangelo per via del maltempo.
Dopo essere stata ieri a Giovinazzo, questa sera giungerà a Terlizzi la Croce fatta realizzare da don Francesco Loprete, sacerdote dell'arcidiocesi di Crotone-Santa Severina, all'indomani del naufragio del barcone avvenuto lo scorso 26 febbraio a poche centinaia di metri dalla riva della spiaggia di Steccato di Cutro, nel Crotonese. In quella tragica occasione morirono 90 persone, con dati ancora in aggiornamento, 36 di essi erano bambini.
Anche su questo, sul dolore che non vediamo, sui silenzi che non comprendiamo, sulla disperazione che non sappiamo fermare aprendo braccia e porte di casa, verterà la lunga riflessione collettiva dei cattolici terlizzesi, guidati dall'Azione Cattolica. Sarà una Via Crucis carica di significati, maggiori rispetto agli altri anni, pandemia a parte. E sarà un momento che traccerà la strada da seguire, l'unica che riconosce la Croce di Cristo come segno di vittoria e di amore estremo.
Dalle ore 19.30, Monsignor Domenico Cornacchia, vescovo della diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, presiederà la lettura e le riflessioni sulle stazioni nella Concattedrale di San Michele Arcangelo per via del maltempo.
Dopo essere stata ieri a Giovinazzo, questa sera giungerà a Terlizzi la Croce fatta realizzare da don Francesco Loprete, sacerdote dell'arcidiocesi di Crotone-Santa Severina, all'indomani del naufragio del barcone avvenuto lo scorso 26 febbraio a poche centinaia di metri dalla riva della spiaggia di Steccato di Cutro, nel Crotonese. In quella tragica occasione morirono 90 persone, con dati ancora in aggiornamento, 36 di essi erano bambini.
Anche su questo, sul dolore che non vediamo, sui silenzi che non comprendiamo, sulla disperazione che non sappiamo fermare aprendo braccia e porte di casa, verterà la lunga riflessione collettiva dei cattolici terlizzesi, guidati dall'Azione Cattolica. Sarà una Via Crucis carica di significati, maggiori rispetto agli altri anni, pandemia a parte. E sarà un momento che traccerà la strada da seguire, l'unica che riconosce la Croce di Cristo come segno di vittoria e di amore estremo.