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Attualità
Villa De Gemmis, è corsa contro il tempo: il Comune va avanti lo stesso
L'11 novembre scade il bando regionale e la disponibilità dell'immobile potrebbe non arrivare in tempo
Terlizzi - martedì 31 ottobre 2017
Il sindaco Ninni Gemmato vorrebbe trasformare Villa De Gemmis in una «Community Library», in una moderna biblioteca con servizi innovativi di promozione e conoscenza del territorio e magari orientata al settore scientifico per le tematiche floro-vivaistiche. Si tratta di recuperare e restituire una nuova vita all'edificio storico che si trova sulla via per Mariotto, poco fuori Terlizzi, conosciuto anche come "Villa San Giuliano" o "Casina dei porci" attualmente di proprietà della Città Metropolitana di Bari e un tempo sede dell'Istituto Agrario "De Gemmis". Edificio oggi in totale disuso.
Il desiderio della giunta comunale rischia però di scontrarsi contro il tempo. Esiste, infatti, un bando regionale che mette a disposizione ben 20 milioni di euro per finanziare progetti di «Community Library». Il Comune di Terlizzi vorrebbe approfittarne, ma il problema è che quel bando scade tra pochi giorni e si rischia di perdere questo treno. Già agli inizi di ottobre la giunta comunale aveva espresso formalmente la volontà di acquisire dalla Città Metropolitana (anche con una concessione in uso) la disponibilità dell'edificio per poter candidarlo ai finanziamenti regionali, ma ad oggi non se n'è fatto nulla.
Il punto è che la Città Metropolitana sta approvando un regolamento per il trasferimento ai Comuni dei suoi immobili in disuso, ma i tempi di approvazione e perfezionamento del trasferimento sono lunghi e non coincidono con la scadenza del bando regionale prevista per l'11 novembre prossimo.
Il Comune di Terlizzi ha però deciso di andare avanti lo stesso. In attesa che ci sia un segnale da parte dell'ex Provincia di Bari, il sindaco Gemmato ha disposto di avviare comunque immediatamente le procedure per la presentazione della candidatura al detto finanziamento: progetto, incarichi vari, indagini geognostiche e/o strutturali, tutto quanto necessaerio per poter partecipare al bando.
E se il trasferimento dell'immobile non si perfezionasse? Non sarebbe lavoro perso, è il ragionamento dell'amministrazione comunale, le procedure in atto potrebbe tornare utili per un futuro recupero dell'immobile per cui non rappresenterebbero una perdita per le casse del Comune.