Politica
Vitagliano replica a Gero Grassi:«È difficile credere ad una mano tesa, se con l’altra mano si pratica l’offesa»
Domani le primarie tra Michelangelo De Chirico e Tommaso Malerba
Terlizzi - sabato 11 marzo 2017
7.51
Domani è il giorno delle primarie del centrosinistra. Il Partito Democratico insieme alla liste civiche della coalizione andrà al voto, dalle 8 alle 22 presso il Chiostro delle Clarisse. Manca un solo giorno e intanto Pasquale Vitagliano, candidato sindaco della estesa coalizione elettorale di Comunità Civica, ha declinato definitivamente, con un secco rifiuto, l'invito rivoltogli personalmente domenica scorsa da Gero Grassi per valutare per l'ultima volta la possibilità di gareggiare nelle primarie di centrosinistra insieme a Michelangelo De Chirico, candidato sindaco del Partito Democratico, e Tommaso Malerba, candidato con la lista civica per il Sud.
«È difficile credere ad una mano tesa, se con l'altra mano si pratica l'offesa», parole dure quelle di Vitagliano che così ha vanificato ogni tentativo di apparentamento con il PD, decidendo di proseguire dritto per la sua strada con le forze politiche che hanno deciso di sostenerlo.
Gero Grassi prova a caricare di responsabilità Vitagliano, il «candidato delle associazioni», come lo definisce lui, nel caso in cui Ninni Gemmato dovesse vincere nuovamente le elezioni. Ma Vitagliano non ci sta a dover sopportare da solo tutto il peso di una eventuale sconfitta: «Lo ammetto, sento questa responsabilità. Eppure per noi, per la Comunità Civica che rappresento, la questione non è battere a tutti i costi Gemmato. Per noi la sfida è rendere Terlizzi una città migliore e più civile. Se questa amministrazione avesse governato bene, altri avrebbero comunque combattuto Gemmato, io invece non ci sarei stato. Non abbiamo mai fatto "guerre" personali, né in passato, né adesso. E dico questo malgrado dagli epigoni di Gemmato subisca da tempo ingiurie, dileggio, persino minacce, che ho dovuto anche denunciare».
Vitagliano non si limita a controbattere ai suoi competitor ma rilancia loro l'appello sul senso di responsabilità, biasimando le scelte da loro effettuate in maniera non troppo velata. «Mi domando, con il rispetto dovuto, se l'onorevole Grassi questa stessa responsabilità l'abbia sentita quando ha taciuto cinque anni fa di fronte alla vittoria del Patto di Responsabilità Civica ottenuta grazie all'apporto determinante di una lista composta da esponenti del Pd e del Centro-sinistra. Ci saremmo aspettati più chiarezza sulle scelte compiute dentro un partito importante come il Pd riguardo alle primarie cittadine di domenica prossima. Mi aspetto che si rigiri la questione come è stato fatto in passato».
Niente ripensamenti fino all'ultimo, dunque. Le primarie del centrosinistra di domani si terranno come da calendario, sancendo così, almeno per il momento, un definitivo distacco tra il PD e la Comunità Civica. «La storia ha dimostrato che non abbiamo mai scelto il "potere fine a se stesso", benché tante siano state le occasioni, compresa questa di cui stiamo parlando. Non abbiamo mai avuto padroni. Questa è insieme la nostra forza e la nostra debolezza. E mi creda, Gemmato non vincerà. Questa volta.» conclude Vitagliano.
«È difficile credere ad una mano tesa, se con l'altra mano si pratica l'offesa», parole dure quelle di Vitagliano che così ha vanificato ogni tentativo di apparentamento con il PD, decidendo di proseguire dritto per la sua strada con le forze politiche che hanno deciso di sostenerlo.
Gero Grassi prova a caricare di responsabilità Vitagliano, il «candidato delle associazioni», come lo definisce lui, nel caso in cui Ninni Gemmato dovesse vincere nuovamente le elezioni. Ma Vitagliano non ci sta a dover sopportare da solo tutto il peso di una eventuale sconfitta: «Lo ammetto, sento questa responsabilità. Eppure per noi, per la Comunità Civica che rappresento, la questione non è battere a tutti i costi Gemmato. Per noi la sfida è rendere Terlizzi una città migliore e più civile. Se questa amministrazione avesse governato bene, altri avrebbero comunque combattuto Gemmato, io invece non ci sarei stato. Non abbiamo mai fatto "guerre" personali, né in passato, né adesso. E dico questo malgrado dagli epigoni di Gemmato subisca da tempo ingiurie, dileggio, persino minacce, che ho dovuto anche denunciare».
Vitagliano non si limita a controbattere ai suoi competitor ma rilancia loro l'appello sul senso di responsabilità, biasimando le scelte da loro effettuate in maniera non troppo velata. «Mi domando, con il rispetto dovuto, se l'onorevole Grassi questa stessa responsabilità l'abbia sentita quando ha taciuto cinque anni fa di fronte alla vittoria del Patto di Responsabilità Civica ottenuta grazie all'apporto determinante di una lista composta da esponenti del Pd e del Centro-sinistra. Ci saremmo aspettati più chiarezza sulle scelte compiute dentro un partito importante come il Pd riguardo alle primarie cittadine di domenica prossima. Mi aspetto che si rigiri la questione come è stato fatto in passato».
Niente ripensamenti fino all'ultimo, dunque. Le primarie del centrosinistra di domani si terranno come da calendario, sancendo così, almeno per il momento, un definitivo distacco tra il PD e la Comunità Civica. «La storia ha dimostrato che non abbiamo mai scelto il "potere fine a se stesso", benché tante siano state le occasioni, compresa questa di cui stiamo parlando. Non abbiamo mai avuto padroni. Questa è insieme la nostra forza e la nostra debolezza. E mi creda, Gemmato non vincerà. Questa volta.» conclude Vitagliano.