Politica
Vitagliano:«Ripartiamo per il futuro e riparto io»
Formazione di un gruppo unico consiliare e turnazione per Città Civile
Terlizzi - martedì 18 luglio 2017
9.30
A diverse settimane di distanza dal termine della competizione elettorale, Pasquale Vitagliano, guida della Comunità Civica, rilancia pubblicamente la sua attività politica in un comizio di coalizione di fronte alla sede della stessa Comunità, in Corso Vittorio Emanuele. «Prendiamo atto del risultato elettorale con la consapevolezza che rappresentiamo una fetta della città», spiega il leader politico, «bisogna fare tesoro di quello che abbiamo realizzato: la Comunità Civica è un patrimonio che rappresenta un'alternativa progressista al governo di Fratelli d'Italia».
Ieri sera, dunque, è stata inaugurata una nuova stagione politica che si metterà in moto dopo la pausa estiva: la Comunità Civica è il luogo che ha «polarizzato le forze democratiche di Terlizzi in forme pluralistiche e diversificate». Il rinnovamento di Vitagliano si coglie già nella sua scelta di dimettersi da consigliere comunale, con la precisazione che il suo gesto non va affatto inteso quale segno di resa di farsi da parte, quanto piuttosto quale «volontà immediata di promuovere il ricambio della classe politica».
Tra le novità annunciate, la formazione di un gruppo unico consiliare che vedrà ben tre consiglieri della Comunità Civica impegnati a fare opposizione, ovvero Giampaolo Sigrisi, Giuseppe Volpe e Daniela Zappatore: in altre parole, si tratterà del «gruppo più rilevante dell'opposizione» che contribuirà in maniera netta a determinare l'indirizzo politico. La lista di Città Civile che tecnicamente, secondo il metodo d'Hondt, risulta quella con il primo quoziente non utilizzato nel riparto dei seggi, collauderà anche in questa consiliatura il metodo della turnazione: man mano subentreranno, a scalare per numero di voti, i candidati consiglieri successivi della medesima lista.
Mutuando un'espressione di Giuseppe Volpe, «Siamo consigliere comunale», Vitagliano vuole proprio sottolineare la sua inclinazione a fare squadra, consentendo ai candidati non eletti di Città Civile di entrare in consiglio comunale, offrendo loro la possibilità di partecipare e di formarsi sul campo. «Non nutriamo alcun interesse di tipo personale o materiale di esser seduti sullo scranno. Al contrario, riteniamo che la politica si possa promuovere in tanti luoghi diversi e non ricoprendo necessariamente un ruolo istituzionale», dichiara il leader della Comunità Civica.
In un'ottica di superamento della politica vetusta in cui «i vecchi si mangiano i giovani», Vitagliano lascia loro spazio di dialogare e di confrontarsi con il paese. Eleonora Vallarelli, Michele Colaleo e Gabriella Guastamacchia, già candidati al consiglio comunale, sono i volti freschi e nuovi della Comunità Civica. Consci che la base da cui ripartire è quella del programma amministrativo, spiegato durante la campagna elettorale, sanno bene che il loro compito è quello di coadiuvare i consiglieri comunali all'opposizione nel «proporre sebbene bisogna opporre», facendo breccia anche e soprattutto nel partito degli astenuti in modo da allargare la base del consenso. Infine, verranno avviati dei «laboratori di formazione politica e di memoria storica» che consentiranno ai nuovi arrivati di costruirsi una coscienza critica all'interno del vivace agone cittadino.
Ieri sera, dunque, è stata inaugurata una nuova stagione politica che si metterà in moto dopo la pausa estiva: la Comunità Civica è il luogo che ha «polarizzato le forze democratiche di Terlizzi in forme pluralistiche e diversificate». Il rinnovamento di Vitagliano si coglie già nella sua scelta di dimettersi da consigliere comunale, con la precisazione che il suo gesto non va affatto inteso quale segno di resa di farsi da parte, quanto piuttosto quale «volontà immediata di promuovere il ricambio della classe politica».
Tra le novità annunciate, la formazione di un gruppo unico consiliare che vedrà ben tre consiglieri della Comunità Civica impegnati a fare opposizione, ovvero Giampaolo Sigrisi, Giuseppe Volpe e Daniela Zappatore: in altre parole, si tratterà del «gruppo più rilevante dell'opposizione» che contribuirà in maniera netta a determinare l'indirizzo politico. La lista di Città Civile che tecnicamente, secondo il metodo d'Hondt, risulta quella con il primo quoziente non utilizzato nel riparto dei seggi, collauderà anche in questa consiliatura il metodo della turnazione: man mano subentreranno, a scalare per numero di voti, i candidati consiglieri successivi della medesima lista.
Mutuando un'espressione di Giuseppe Volpe, «Siamo consigliere comunale», Vitagliano vuole proprio sottolineare la sua inclinazione a fare squadra, consentendo ai candidati non eletti di Città Civile di entrare in consiglio comunale, offrendo loro la possibilità di partecipare e di formarsi sul campo. «Non nutriamo alcun interesse di tipo personale o materiale di esser seduti sullo scranno. Al contrario, riteniamo che la politica si possa promuovere in tanti luoghi diversi e non ricoprendo necessariamente un ruolo istituzionale», dichiara il leader della Comunità Civica.
In un'ottica di superamento della politica vetusta in cui «i vecchi si mangiano i giovani», Vitagliano lascia loro spazio di dialogare e di confrontarsi con il paese. Eleonora Vallarelli, Michele Colaleo e Gabriella Guastamacchia, già candidati al consiglio comunale, sono i volti freschi e nuovi della Comunità Civica. Consci che la base da cui ripartire è quella del programma amministrativo, spiegato durante la campagna elettorale, sanno bene che il loro compito è quello di coadiuvare i consiglieri comunali all'opposizione nel «proporre sebbene bisogna opporre», facendo breccia anche e soprattutto nel partito degli astenuti in modo da allargare la base del consenso. Infine, verranno avviati dei «laboratori di formazione politica e di memoria storica» che consentiranno ai nuovi arrivati di costruirsi una coscienza critica all'interno del vivace agone cittadino.