
Attualità
Vito Baldassarre e Sara Guastamacchia nelle zone colpite dal sisma
I due terlizzesi stanno bene
Terlizzi - venerdì 28 ottobre 2016
15.30
Mercoledì scorso violentissime scosse di terremoto hanno colpito la Valnerina, nella zona compresa tra le Marche e l'Umbria. Due giovani terlizzesi, Vito Baldassarre e Sara Guastamacchia, trasferitisi per lavoro rispettivamente ad Ancona e a Cervia, hanno vissuto attimi di panico sentendo la terra tremare. Fortunatamente stanno bene: le zone in cui attualmente vivono non hanno riportato danni di rilevante entità.
Torna, dunque, a imperversare la paura nel centro Italia. Alle 19.11 la prima scossa, di magnitudo 5.4 della scala Richter, il cui epicentro è stato localizzato nella provincia di Macerata, tra Castelsantangelo sul Nera, Visso, Ussita (dove sono crollate alcune case) e Preci. Due ore dopo, alle 21.18 si è verificata un'altra scossa ancora più forte, questa volta di magnitudo 5.9; una terza scossa, delle 23.42, è stata di magnitudo 4.6.
Vito Baldassarre, 32 anni, vive da tre anni ad Ancona dove lavora come tecnico della Telecom. Ha avvertito le tre scosse, susseguitesi nel corso delle ore, senza però correre alcun rischio per la sua incolumità. «Non ci sono stati crolli di edifici. In casa il pavimento ha tremato giusto un po', insieme alle mensole e agli armadietti. Però, a parte questo e lo spavento iniziale, nulla di troppo critico». Tante le persone in strada ad Ancona che hanno preferito mettersi al sicuro al di fuori delle strutture. Davvero drammatica, invece, la situazione nei paesi limitrofi, come Camerino e Cingoli «Non solo ci sono palazzi distrutti, ma anche gli ospedali sono stati evacuati e numerosissime persone hanno dovuto lasciare le loro abitazioni e riversare nelle vie del paese dormendo nelle tende appositamente allestite».
Anche Sara Guastamacchia, nonostante si trovi in Emilia Romagna, a circa 150 chilometri dall'epicentro del terremoto, è trasalita per via del forte sisma. «Mi ero addormentata intorno alle 21, ma venti minuti dopo mi sono svegliata di soprassalto perché il letto ha cominciato a dondolare», racconta Sara che è nota nel panorama terlizzese per essere un'artista a tutto tondo. A soli 25 anni insegna arte in una scuola media e vive da sola a Cervia. «Mi sentivo stordita per via del sonno, non stavo capendo cosa stesse accadendo. Ho subito contattato i miei colleghi che mi hanno consigliato di andare giù in strada, come molta gente ha fatto. Per una questione di sicurezza, sono scesa dal soppalco in legno dove solitamente mi riposo e mi sono appisolata sul divano vicino alla porta, così in caso di ulteriori sismi avrei fatto presto ad uscire e a mettermi in salvo».
Torna, dunque, a imperversare la paura nel centro Italia. Alle 19.11 la prima scossa, di magnitudo 5.4 della scala Richter, il cui epicentro è stato localizzato nella provincia di Macerata, tra Castelsantangelo sul Nera, Visso, Ussita (dove sono crollate alcune case) e Preci. Due ore dopo, alle 21.18 si è verificata un'altra scossa ancora più forte, questa volta di magnitudo 5.9; una terza scossa, delle 23.42, è stata di magnitudo 4.6.
Vito Baldassarre, 32 anni, vive da tre anni ad Ancona dove lavora come tecnico della Telecom. Ha avvertito le tre scosse, susseguitesi nel corso delle ore, senza però correre alcun rischio per la sua incolumità. «Non ci sono stati crolli di edifici. In casa il pavimento ha tremato giusto un po', insieme alle mensole e agli armadietti. Però, a parte questo e lo spavento iniziale, nulla di troppo critico». Tante le persone in strada ad Ancona che hanno preferito mettersi al sicuro al di fuori delle strutture. Davvero drammatica, invece, la situazione nei paesi limitrofi, come Camerino e Cingoli «Non solo ci sono palazzi distrutti, ma anche gli ospedali sono stati evacuati e numerosissime persone hanno dovuto lasciare le loro abitazioni e riversare nelle vie del paese dormendo nelle tende appositamente allestite».
Anche Sara Guastamacchia, nonostante si trovi in Emilia Romagna, a circa 150 chilometri dall'epicentro del terremoto, è trasalita per via del forte sisma. «Mi ero addormentata intorno alle 21, ma venti minuti dopo mi sono svegliata di soprassalto perché il letto ha cominciato a dondolare», racconta Sara che è nota nel panorama terlizzese per essere un'artista a tutto tondo. A soli 25 anni insegna arte in una scuola media e vive da sola a Cervia. «Mi sentivo stordita per via del sonno, non stavo capendo cosa stesse accadendo. Ho subito contattato i miei colleghi che mi hanno consigliato di andare giù in strada, come molta gente ha fatto. Per una questione di sicurezza, sono scesa dal soppalco in legno dove solitamente mi riposo e mi sono appisolata sul divano vicino alla porta, così in caso di ulteriori sismi avrei fatto presto ad uscire e a mettermi in salvo».