Attualità
Vivibilità, l'Area Metropolitana di Bari la migliore al Sud
Lo attesta la speciale classifica stilata da Il Sole 24 Ore. Tutte le riflessioni
Terlizzi - mercoledì 14 dicembre 2022
L'Area Metropolitana di Bari è la più vivibile al Sud. Lo attesta la 33ª indagine condotta e pubblicata da Il Sole 24 Ore sulla qualità della vita in tutte le province italiane.
La nostra ex provincia è 66ª, non un piazzamento tra le prime, ma che attesta quanto Bari ed il suo hinterland siano ormai da alcuni anni non solo la locomotiva di Puglia, ma di una porzione consistente di meridione. L'indagine fotografa il livello di benessere nei territori in base a 90 indicatori, di cui 40 aggiornati al 2022. Sei la macro-aree di valutazione: ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia, società e salute; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero.
Bari precede anche province settentrionali come Alessandria in Piemonte, Imperia in Liguria e Rovigo nell'opulento Veneto.
Il capoluogo regionale pugliese, in salita di 5 posizioni, nella speciale classifica del Sud arriva poco prima della bella Matera (76ª) e vince il derby con Lecce, superando anche Campobasso e Benevento. In Puglia dopo Bari e il capoluogo salentino ci sono Barletta-Andria-Trani (83ª), Brindisi (92ª), Taranto che precipita al 101° posto e Foggia, ormai quartultima in 104ª posizione.
Per la quinta volta, dal 1990, è Bologna la regina d'Italia, seguita da Bolzano e Firenze. Poi a scalare ci sono Siena, che risale di ben 11 posizioni, Trento, Aosta, Trieste e Milano. Prima del centro Italia è Cagliari, al 18° posto, che nella speciale classifica di quella porzione di territorio precede Ancona, Roma, Perugia e Pescara, risultata 44ª.
Fanalino di coda ancora la provincia di Crotone, sopravanzata anche dalla siciliana Caltanissetta e dalla molisana Isernia.
Per l'Area metropolitana di Bari un risultato confortante ma decisamente migliorabile. Il dato su volume di affari e lavoro è quello di cui andare più orgogliosi, con il capoluogo di regione e la sua ex provincia addirittura salito all'11° posto, indicatore che avvalora ancor di più la tesi secondo cui Bari sarebbe il vero locomotore economico del Mezzogiorno, avanti anche a Napoli. Malissimo invece per la giustizia e la sicurezza, con la città levantina precipitata in 88ª posizione. Per cultura e tempo libero Bari e la sua ex provincia sono 75mi, mentre un dato sorprende: per numero di esercizi di ristorazione (non lo avremmo mai detto) il Barese scivola in 91ª posizione. Migliora invece l'indicatore della qualità della vita delle donne, dove l'Area metropolitana di Bari è 83ª, meglio di Lecce e Brindisi.
La nostra ex provincia è 66ª, non un piazzamento tra le prime, ma che attesta quanto Bari ed il suo hinterland siano ormai da alcuni anni non solo la locomotiva di Puglia, ma di una porzione consistente di meridione. L'indagine fotografa il livello di benessere nei territori in base a 90 indicatori, di cui 40 aggiornati al 2022. Sei la macro-aree di valutazione: ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia, società e salute; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero.
Bari precede anche province settentrionali come Alessandria in Piemonte, Imperia in Liguria e Rovigo nell'opulento Veneto.
Il capoluogo regionale pugliese, in salita di 5 posizioni, nella speciale classifica del Sud arriva poco prima della bella Matera (76ª) e vince il derby con Lecce, superando anche Campobasso e Benevento. In Puglia dopo Bari e il capoluogo salentino ci sono Barletta-Andria-Trani (83ª), Brindisi (92ª), Taranto che precipita al 101° posto e Foggia, ormai quartultima in 104ª posizione.
Per la quinta volta, dal 1990, è Bologna la regina d'Italia, seguita da Bolzano e Firenze. Poi a scalare ci sono Siena, che risale di ben 11 posizioni, Trento, Aosta, Trieste e Milano. Prima del centro Italia è Cagliari, al 18° posto, che nella speciale classifica di quella porzione di territorio precede Ancona, Roma, Perugia e Pescara, risultata 44ª.
Fanalino di coda ancora la provincia di Crotone, sopravanzata anche dalla siciliana Caltanissetta e dalla molisana Isernia.
Per l'Area metropolitana di Bari un risultato confortante ma decisamente migliorabile. Il dato su volume di affari e lavoro è quello di cui andare più orgogliosi, con il capoluogo di regione e la sua ex provincia addirittura salito all'11° posto, indicatore che avvalora ancor di più la tesi secondo cui Bari sarebbe il vero locomotore economico del Mezzogiorno, avanti anche a Napoli. Malissimo invece per la giustizia e la sicurezza, con la città levantina precipitata in 88ª posizione. Per cultura e tempo libero Bari e la sua ex provincia sono 75mi, mentre un dato sorprende: per numero di esercizi di ristorazione (non lo avremmo mai detto) il Barese scivola in 91ª posizione. Migliora invece l'indicatore della qualità della vita delle donne, dove l'Area metropolitana di Bari è 83ª, meglio di Lecce e Brindisi.