Ulivi infetti
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Xylella, la Copagri chiede intervento straordinario del governo

"I proprietari dei fondi rustici vedono ridursi di due terzi il valore dei propri terreni rispetto alle valutazioni pre-Xylella"

La Copagri Puglia chiede "l'intervento del governo affinche' approvi un decreto straordinario che stanzi risorse per affrontare la questione" Xylella "in maniera risolutiva, riconoscendo i danni reali agli agricoltori". In una nota, il presidente della Confederazione dei produttori agricoli pugliesi, Tommaso Battista, sottolinea che "l'estensione di altri 20 km verso il Nord della Puglia dell'area di quarantena per la Xylella, che uccide gli ulivi pugliesi", e' stata "certificata dal comitato fitosanitario permanente dell'Unione europea". La "nuova demarcazione dell'area infetta - rileva - vede l'estensione del batterio killer fino a Locorotondo e in diverse aree del tarantino". "Notevoli - sottolinea Copagri Puglia - sono i danni per i proprietari dei fondi rustici che vedono ridursi di due terzi il valore dei propri terreni rispetto alle valutazioni pre-Xylella: lo spostamento dell'area cuscinetto - evidenzia Battista - comporta l'allargamento della zona infetta e questo significa che se l'Osservatorio fitosanitario individua una pianta certificata infetta in questa zona, il proprietario del fondo rustico deve abbattere la pianta infetta e tutte le altre comprese nel raggio di 100 metri. E non puo' procedere al reimpianto di nuovi alberi perche' i diritti di reimpianto previsti dalla misura '5.2' del Psr (Piano di sviluppo rurale), oltre a una consistenza finanziaria ridotta rispetto alle reali esigenze, sono rivolti solo all'area infetta". "Un'altra questione da evidenziare - conclude Battista - e' quella del divieto di spostamento delle piante, che causa il blocco completo dell'economia vivaistica, con una conseguente perdita di posti di lavoro".
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