Euro 2020, stasera l'Italia in campo. A Terlizzi compaiono i primi tricolori
Attesa per il match d'esordio degli Azzurri nella massima competizione continentale
Terlizzi - venerdì 11 giugno 2021
C'è qualcosa che all'improvviso unisce gli italiani, oltre ogni divisione ideologica, politica, religiosa. È quello che Gianni Brera chiamava il Dio Eupalla, il calcio, il gioco più bello del mondo.
Ed in particolare è il calcio della nazionale, quella dell'inno di Mameli in piedi allo stadio o sul divano di casa, quello delle serate tra amici (oggi ancora improbabili), della voglia di provare emozioni forti attraverso lo sport. E poco importano i guadagni dei calciatori nei loro club, il giro di affari dell'UEFA e la grande industria alimentata da compensi a volte spropositati. Finché il pallone rotola, gli italiani, molti italiani, si emozionano, tifano, sbraitano e durante le grandi competizioni internazionali per un mese divengono Commissari Tecnici. Uomini, donne, bimbi, anziani e più giovani. Tutti, o quasi.
Stasera, con calcio d'inizio fissato allo Stadio Olimpico di Roma per le ore 21.00, s'inaugura Euro 2020 (stessa denominazione ad un anno di distanza per ricordarci che siamo in pandemia e che se si gioca nel 2021 è solo per colpa del maledetto morbo) proprio con l'Italia di Roberto Mancini in campo contro gli ostici turchi (diretta tv Sky Sport e Rai 1). Non sarà facile, ma la fibrillazione in città, nei bar, nei locali riaperti, tra amici, nelle chat social è palpabile.
C'è chi la vedrà in compagnia dei cari, chi rigorosamente da solo perché la scaramanzia viene prima di tutto. Quel che conta è che sarà il solito rito collettivo, anche di chi di pallone non ne capisce un granché e non lo segue quasi mai. Ed ai balconi di molte abitazioni iniziano a spuntare i tricolori, che quest'anno speriamo siano dedicati ad un'unità nazionale che non può far solo riferimento al pallone, ma che deve essere frutto di memoria per chi non c'è più e divenire omaggio a quanti si sono battuti nelle corsie d'ospedale per salvare vite.
Forza Azzurri, speriamo bene contro gli agguerriti turchi e poi contro la Svizzera ed il Galles in successione. Passano le prime due e le migliori quattro terze dei sei gironi complessivi.
Tricolori ai balconi come simbolo di una vita che tenta di riprendere da Nord a Sud e sostegno ai nostri ragazzi che scenderanno in campo. Sport metafora delle nostre esistenze: davanti all'avversario, ci ricompattiamo.
Ed in particolare è il calcio della nazionale, quella dell'inno di Mameli in piedi allo stadio o sul divano di casa, quello delle serate tra amici (oggi ancora improbabili), della voglia di provare emozioni forti attraverso lo sport. E poco importano i guadagni dei calciatori nei loro club, il giro di affari dell'UEFA e la grande industria alimentata da compensi a volte spropositati. Finché il pallone rotola, gli italiani, molti italiani, si emozionano, tifano, sbraitano e durante le grandi competizioni internazionali per un mese divengono Commissari Tecnici. Uomini, donne, bimbi, anziani e più giovani. Tutti, o quasi.
Stasera, con calcio d'inizio fissato allo Stadio Olimpico di Roma per le ore 21.00, s'inaugura Euro 2020 (stessa denominazione ad un anno di distanza per ricordarci che siamo in pandemia e che se si gioca nel 2021 è solo per colpa del maledetto morbo) proprio con l'Italia di Roberto Mancini in campo contro gli ostici turchi (diretta tv Sky Sport e Rai 1). Non sarà facile, ma la fibrillazione in città, nei bar, nei locali riaperti, tra amici, nelle chat social è palpabile.
C'è chi la vedrà in compagnia dei cari, chi rigorosamente da solo perché la scaramanzia viene prima di tutto. Quel che conta è che sarà il solito rito collettivo, anche di chi di pallone non ne capisce un granché e non lo segue quasi mai. Ed ai balconi di molte abitazioni iniziano a spuntare i tricolori, che quest'anno speriamo siano dedicati ad un'unità nazionale che non può far solo riferimento al pallone, ma che deve essere frutto di memoria per chi non c'è più e divenire omaggio a quanti si sono battuti nelle corsie d'ospedale per salvare vite.
Forza Azzurri, speriamo bene contro gli agguerriti turchi e poi contro la Svizzera ed il Galles in successione. Passano le prime due e le migliori quattro terze dei sei gironi complessivi.
Tricolori ai balconi come simbolo di una vita che tenta di riprendere da Nord a Sud e sostegno ai nostri ragazzi che scenderanno in campo. Sport metafora delle nostre esistenze: davanti all'avversario, ci ricompattiamo.