Gli arbitri di calcio terlizzesi:«siamo atleti tra gli atleti»
Da luglio ad agosto si sono allenati tra Terlizzi e Sovereto
Terlizzi - domenica 3 settembre 2017
23.42
Per tutta l'estate un gruppo di nove arbitri di calcio, di cui sei terlizzesi e tre coratini, si è allenato per le strade di Terlizzi e di Sovereto durante le ore serali, in vista della prossima stagione calcistica che riparte a Settembre: precisamente da metà luglio a fine agosto, i ragazzi, di età compresa tra i 16 e i 24 anni, hanno seguito un programma diverso ogni sera, impartito dai vertici, al fine di sviluppare una resistenza di base utilizzando metodi sperimentati e comprovati scientificamente.
I ragazzi vengono designati per arbitrare in tutta la Puglia, dalla Daunia al Salento, nei campionati che vanno dal settore giovanile all'eccellenza: il loro obiettivo principale è quello di garantire il rispetto delle regole in campo, correndo insieme ai calciatori e supervisionando la partita. Si definiscono «atleti tra gli atleti» per il loro dinamismo sul terreno di gioco, a differenza, ad esempio, degli arbitri di tennis e di pallavolo.
Con la loro divisa nera, i capelli corti e i volti sbarbati come da regolamento, i giovanissimi arbitri di calcio Nicolò de Nicolo, Michele de Lucia, Nicola Marzocca, Giuseppe Chiapperini, Cataldo Lobascio, Enrico De Bartolo, Mario Seragaglia e Alessandro De Nicolo sono guidati dal ventiquattrenne Pasquale Rutigliani, che per la sua maggiore esperienza arbitrale ha il compito di formare i più piccoli, assicurando una preparazione fisica adeguata.
Per diventare arbitri, occorre seguire un corso di due mesi che mira a spiegare e insegnare le diciassette regole del calcio, presso la sezione AIA (Associazione Italiana Arbitri) "Paolo Poli" di Molfetta. A fine corso, bisogna sostenere degli esami consistenti in quiz e testi atletici, al cui superamento si diviene arbitri effettivi.
Tra le curiosità, spicca il numero in aumento delle ragazze che si impegnano per conseguire la qualifica di arbitro e operare sul campo al pari dei loro colleghi di sesso maschile.
I ragazzi vengono designati per arbitrare in tutta la Puglia, dalla Daunia al Salento, nei campionati che vanno dal settore giovanile all'eccellenza: il loro obiettivo principale è quello di garantire il rispetto delle regole in campo, correndo insieme ai calciatori e supervisionando la partita. Si definiscono «atleti tra gli atleti» per il loro dinamismo sul terreno di gioco, a differenza, ad esempio, degli arbitri di tennis e di pallavolo.
Con la loro divisa nera, i capelli corti e i volti sbarbati come da regolamento, i giovanissimi arbitri di calcio Nicolò de Nicolo, Michele de Lucia, Nicola Marzocca, Giuseppe Chiapperini, Cataldo Lobascio, Enrico De Bartolo, Mario Seragaglia e Alessandro De Nicolo sono guidati dal ventiquattrenne Pasquale Rutigliani, che per la sua maggiore esperienza arbitrale ha il compito di formare i più piccoli, assicurando una preparazione fisica adeguata.
Per diventare arbitri, occorre seguire un corso di due mesi che mira a spiegare e insegnare le diciassette regole del calcio, presso la sezione AIA (Associazione Italiana Arbitri) "Paolo Poli" di Molfetta. A fine corso, bisogna sostenere degli esami consistenti in quiz e testi atletici, al cui superamento si diviene arbitri effettivi.
Tra le curiosità, spicca il numero in aumento delle ragazze che si impegnano per conseguire la qualifica di arbitro e operare sul campo al pari dei loro colleghi di sesso maschile.