Altri sport
La parola al presidente dello Csen Bari, Massimo Marzullo
Il numero uno del Centro Sportivo Educativo Nazionale si esprime sulla ripartenza
Terlizzi - martedì 26 maggio 2020
06.00
Prosegue il nostro valzer di interviste ai presidenti di Federazioni e di Enti di promozione sportiva. Il nostro giornale ha ascoltato il Presidente del Centro Sportivo Educativo Nazionale della provincia di Bari, Massimo Marzullo. E quello che leggerete è la summa della nostra interessante chiacchierata.
Presidente, è stato brusco lo stop dovuto al Covid-19, ne converrà...
«Sì, convengo. Le attività del Centro Sportivo Educativo Nazionale qui in Puglia sono ferme dal primo Decreto del Presidente del Consiglio. Abbiamo sospeso il campionato di calcio a cui mancavano due giornate al termine. Sempre per quel che concerne gli sport di squadra abbiamo sospeso anche i campionati di pallavolo e pallacanestro. Sospese ovviamente anche le attività degli sport individuali quali la danza, la ginnastica ritmica, le arti marziali ed il tennis».
Ieri, 25 maggio, si è tornati in campo, in che modo?
«Si è tornati in campo in palestre, circoli sportivi e piscine, nel praticare gli sport individuali, attenendosi ovviamente al nuovo Decreto che prevede per l'attività fisica una distanza interpersonale di 2 metri».
Cosa ci racconta invece per quel che riguarda il ritorno alle attività anche degli sport di squadra?
«Faccio un appello alle Amministrazioni Comunali per condividere gli ampi spazi di proprietà degli enti locali, quali spazi verdi, parchi e campi sportivi, suddividendoli in base alle esigenze dei vari sport. Per esempio, nei circa 6000 metri quadri di un campo sportivo si lavorerebbe alla grande nell'arco dell'intera giornata. In Puglia, ad esempio, abbiamo dalla nostra le temperature almeno sino a settembre, ed attenendoci alle normative, potremmo sfruttare questo fattore, così da permettere agli sportivi giovani e meno giovani di tornare a divertirsi dopo due mesi e mezzo davvero neri».
Suggerimenti ai presidenti e ai dirigenti delle Associazioni Sportive?
«Non rischiate, attenetevi rigorosamente ai protocolli. Il grande senso di responsabilità che vi ha contraddistinto sino a questo momento deve perdurare. Invece ai genitori dei bimbi dico di pazientare ancora un po'. Non possiamo permetterci passi falsi e di far risalire i contagi e quindi di tornare indietro».
Presidente, è stato brusco lo stop dovuto al Covid-19, ne converrà...
«Sì, convengo. Le attività del Centro Sportivo Educativo Nazionale qui in Puglia sono ferme dal primo Decreto del Presidente del Consiglio. Abbiamo sospeso il campionato di calcio a cui mancavano due giornate al termine. Sempre per quel che concerne gli sport di squadra abbiamo sospeso anche i campionati di pallavolo e pallacanestro. Sospese ovviamente anche le attività degli sport individuali quali la danza, la ginnastica ritmica, le arti marziali ed il tennis».
Ieri, 25 maggio, si è tornati in campo, in che modo?
«Si è tornati in campo in palestre, circoli sportivi e piscine, nel praticare gli sport individuali, attenendosi ovviamente al nuovo Decreto che prevede per l'attività fisica una distanza interpersonale di 2 metri».
Cosa ci racconta invece per quel che riguarda il ritorno alle attività anche degli sport di squadra?
«Faccio un appello alle Amministrazioni Comunali per condividere gli ampi spazi di proprietà degli enti locali, quali spazi verdi, parchi e campi sportivi, suddividendoli in base alle esigenze dei vari sport. Per esempio, nei circa 6000 metri quadri di un campo sportivo si lavorerebbe alla grande nell'arco dell'intera giornata. In Puglia, ad esempio, abbiamo dalla nostra le temperature almeno sino a settembre, ed attenendoci alle normative, potremmo sfruttare questo fattore, così da permettere agli sportivi giovani e meno giovani di tornare a divertirsi dopo due mesi e mezzo davvero neri».
Suggerimenti ai presidenti e ai dirigenti delle Associazioni Sportive?
«Non rischiate, attenetevi rigorosamente ai protocolli. Il grande senso di responsabilità che vi ha contraddistinto sino a questo momento deve perdurare. Invece ai genitori dei bimbi dico di pazientare ancora un po'. Non possiamo permetterci passi falsi e di far risalire i contagi e quindi di tornare indietro».