Volley
Mister La Gioia sfida la Zest: «A Terlizzi solo amici e tanti ricordi bellissimi»
L'allenatore in seconda della Don Milani Bari si confessa davanti ai nostri taccuini
Terlizzi - sabato 18 marzo 2023
12.07
Nella memoria degli appassionati terlizzesi di pallavolo c'è una stagione che non potrà mai essere cancellata, quel 2005-2006 che significò promozione del Terlizzi maschile in serie B1. Un'ascesa meravigliosa, figlia di un gruppo altrettanto meraviglioso, trascinato da un pubblico caldissimo che non fece mai mancare il suo affetto, anche in trasferta.
Anni forse irripetibili, vissuti a pieno dal libero dell'epoca, Giovanni La Gioia, una vita nel mondo del volley pugliese, cresciuto nella gloriosa Libertas Santo Spirito, oggi allenatore in seconda della Don Milani Bari che questo pomeriggio, 18 marzo, sfiderà al PalaFiori la Zest Terlizzi. Lo abbiamo intervistato e ne è uscita una chiacchierata piacevole.
Mister, intanto grazie per la disponibilità sua e della sua società a poche ore da un match importante. Come arrivate a questa gara e cosa pensa delle vostre avversarie?
La Zest è un'ottima squadra, costruita bene e guidata altrettanto bene. Il passo falso della scorsa settimana le porterà ad essere vogliose di riscatto e per noi non sarà semplice strappare punti salvezza, ma ci proveremo. Sono convinto che Terlizzi abbia le carte in regola per disputare un finale di stagione di livello.
Quali sono le squadre che potranno contendersi la promozione in questo campionato di C femminile?
Ci sono compagini costruite bene, grazie ad investimenti e ad un lavoro si scouting notevole. Mi riferisco ad Altamura, Monopoli e Gioia del Colle, che secondo me sono formazioni in grado di dire la loro sino in fondo. Vedremo come andrà a finire...
Terlizzi per lei vuol dire...?
Terlizzi per me vuol dire tre anni bellissimi, dal 2004 al 2007, con l'iconica promozione in serie B1. Eravamo un grande gruppo, guidato benissimo ed in campo si vedeva. Ho negli occhi e nelle orecchie ancora i cori della Gioventù Trelicio, che in quella stagione non ci abbandonò mai nemmeno in trasferta. Coreografie, battimani, presenza massiccia ben oltre la categoria, un vero sogno che si realizzò. Un ricordo che mi legherà per sempre a questa piazza.
E di quella stagione chi vuol salutare attraverso le nostre pagine?
Certamente il presidente dell'epoca Antonio Scarangella, che vedo con piacere essere tornato in pista. Poi certamente i miei compagni, uno ad uno, con cui ancora oggi mi sento e Salvatore De Leo. Una menzione speciale al "vostro" Ciccio Pittò, un tempo tifoso, oggi a capo della Polis che mi pare stia facendo un ottimo percorso tra gli uomini. Terlizzi è casa, ho tanti amici e la porto nel cuore.
Anni forse irripetibili, vissuti a pieno dal libero dell'epoca, Giovanni La Gioia, una vita nel mondo del volley pugliese, cresciuto nella gloriosa Libertas Santo Spirito, oggi allenatore in seconda della Don Milani Bari che questo pomeriggio, 18 marzo, sfiderà al PalaFiori la Zest Terlizzi. Lo abbiamo intervistato e ne è uscita una chiacchierata piacevole.
Mister, intanto grazie per la disponibilità sua e della sua società a poche ore da un match importante. Come arrivate a questa gara e cosa pensa delle vostre avversarie?
La Zest è un'ottima squadra, costruita bene e guidata altrettanto bene. Il passo falso della scorsa settimana le porterà ad essere vogliose di riscatto e per noi non sarà semplice strappare punti salvezza, ma ci proveremo. Sono convinto che Terlizzi abbia le carte in regola per disputare un finale di stagione di livello.
Quali sono le squadre che potranno contendersi la promozione in questo campionato di C femminile?
Ci sono compagini costruite bene, grazie ad investimenti e ad un lavoro si scouting notevole. Mi riferisco ad Altamura, Monopoli e Gioia del Colle, che secondo me sono formazioni in grado di dire la loro sino in fondo. Vedremo come andrà a finire...
Terlizzi per lei vuol dire...?
Terlizzi per me vuol dire tre anni bellissimi, dal 2004 al 2007, con l'iconica promozione in serie B1. Eravamo un grande gruppo, guidato benissimo ed in campo si vedeva. Ho negli occhi e nelle orecchie ancora i cori della Gioventù Trelicio, che in quella stagione non ci abbandonò mai nemmeno in trasferta. Coreografie, battimani, presenza massiccia ben oltre la categoria, un vero sogno che si realizzò. Un ricordo che mi legherà per sempre a questa piazza.
E di quella stagione chi vuol salutare attraverso le nostre pagine?
Certamente il presidente dell'epoca Antonio Scarangella, che vedo con piacere essere tornato in pista. Poi certamente i miei compagni, uno ad uno, con cui ancora oggi mi sento e Salvatore De Leo. Una menzione speciale al "vostro" Ciccio Pittò, un tempo tifoso, oggi a capo della Polis che mi pare stia facendo un ottimo percorso tra gli uomini. Terlizzi è casa, ho tanti amici e la porto nel cuore.