Politica
Impianto biometano a Terlizzi, Città Civile avverte: «Il pericolo non è scampato»
Una nota del movimento civico per spiegare le ragioni delle preoccupazioni alla vigilia della Conferenza di servizio
Terlizzi - domenica 28 febbraio 2021
0.24
È trascorso circa un anno da quando il Dirigente dell'Ufficio Tecnico Comunale/Suap aveva bocciato la procedura semplificata finalizzata all'installazione nell'agro terlizzese, da parte della società Sorgenia, di un impianto di grandi dimensioni per la produzione di biometano. Si era aperta una discussione a più livelli ed anche il movimento Città Civile aveva dato il suo contributo per un "no" convinto.
«Il rigetto - ricordano dal gruppo coordinato da Daniela Zappatore - fu senza ombra di dubbio dovuto al coraggio di Città Civile di denunciare, attraverso una conferenza stampa, ciò che stava accadendo e all'impegno delle associazioni ambientaliste del territorio».
«A distanza di mesi, martedì (2 marzo, ndr), in Regione, ci sarà la Conferenza di Servizio - ricordano da Città Civile -, a cui dovrà partecipare anche il Comune di Terlizzi, così come prevede la procedura unica attivata dalla società. Con immenso rammarico prendiamo atto che ancora una volta l'Amministrazione tace. Non informa la città».
Tanti i dubbi di Città Civile su interessi reali o presunti alla realizzazione dell'opera, ma il movimento civico lancia un allarme: quello che ritengono essere un pericolo, «non è scampato». Se infatti il Comune di Terlizzi non dovesse dare un parere negativo corroborato da adeguate motivazioni, il progetto risulterebbe autorizzato, secondo quanto riferiscono gli uomini e le donne di Città Civile.
«La Sorgenia - ricorda ancora una nota - ha presentato alcuni progetti nell'Area Metropolitana di Bari in territori diversi e sta trovando forti ostacoli, per esempio a Bitetto e Sannicandro. Terlizzi cosa intende fare?», è la domanda a cui sperano di avere una risposta.
«Il rigetto - ricordano dal gruppo coordinato da Daniela Zappatore - fu senza ombra di dubbio dovuto al coraggio di Città Civile di denunciare, attraverso una conferenza stampa, ciò che stava accadendo e all'impegno delle associazioni ambientaliste del territorio».
«A distanza di mesi, martedì (2 marzo, ndr), in Regione, ci sarà la Conferenza di Servizio - ricordano da Città Civile -, a cui dovrà partecipare anche il Comune di Terlizzi, così come prevede la procedura unica attivata dalla società. Con immenso rammarico prendiamo atto che ancora una volta l'Amministrazione tace. Non informa la città».
Tanti i dubbi di Città Civile su interessi reali o presunti alla realizzazione dell'opera, ma il movimento civico lancia un allarme: quello che ritengono essere un pericolo, «non è scampato». Se infatti il Comune di Terlizzi non dovesse dare un parere negativo corroborato da adeguate motivazioni, il progetto risulterebbe autorizzato, secondo quanto riferiscono gli uomini e le donne di Città Civile.
«La Sorgenia - ricorda ancora una nota - ha presentato alcuni progetti nell'Area Metropolitana di Bari in territori diversi e sta trovando forti ostacoli, per esempio a Bitetto e Sannicandro. Terlizzi cosa intende fare?», è la domanda a cui sperano di avere una risposta.