Politica
L'allarme di Rifondazione Comunista: campagne deserte, è crisi per il settore olivicolo
La proposta: Terlizzi si faccia capofila della cooperazione intercomunale
Terlizzi - mercoledì 14 novembre 2018
7.50
Quest' anno in molti terreni delle nostre compagne non si "apriranno i panni" per la raccolta delle olive a causa della gelata che ha colpito il nostro comune a Febbraio scorso. Si prova una strana sensazione nell' attraversare le nostre campagne e vederle vuote di persone che solitamente in questo periodo sono intente a raccogliere il prezioso "oro giallo".
Questo evento però ci pone in evidenza due punti su cui noi vorremmo un attimo riflettere.
Innanzitutto la questione degli eventi climatici. Estati sempre più torride si contrappongono a inverni sempre più freddi. Questi eventi dimostrano, per chi non l' avesse ancora capito, che vi è in atto un serio cambiamento climatico e per il quale l' uomo, è a sua volta, sia colpevole sia vittima. Noi pensiamo che si debba mettere in campo tutta una serie di politiche atte a fermare o a rallentare questo processo altrimenti casi come quello successo a noi il Febbraio scorso o eventi ancora più tragici come quelli avvenuti in queste settimane in Sicilia o in Veneto saranno all' ordine del giorno.
Non è catastrofismo, ma purtroppo realtà. Nelle conferenze di Parigi e di Marrakech le dichiarazioni di scienziati e di capi di stato non hanno lasciato spazio a dubbi o ulteriori perplessità sul cambiamento climatico in corso di questi in cui l' uomo è il maggiore, se non sicuramente, l' unico responsabile.
Bisogna quindi intervenire. Ma come pensiamo noi, non in maniera approssimativa, casuale, superficiale ma soprattutto non in maniera singola. Pensiamo che debbano essere messe in campo una serie di politiche in sinergia con tutti gli attori sociali possibili. Dall' università alle associazioni di categoria, dagli enti pubblici ai singoli cittadini bisogna lavorare al fine di provare a frenare questo cambiamento che rischia di modificare seriamente il nostro pianeta mettendo in crisi il nostro vivere quotidiano e il nostro lavoro.
L' altro punto su cui noi vorremmo riflettere e che vorremo che Terlizzi si ponesse come capofila è la creazione di un consorzio intercomunale dell' olio d' oliva. Pensiamo che questi eventi mettano in evidenza le attuali situazioni che i coltivatori in primis, ma anche tutti i singoli comuni vivono ad ogni calamità naturale. Non sono semplicemente gli aiuti dalla regione o la creazione di un brand a tutelare gli olivicoltori ma, pensiamo noi, la messa in moto di un sistema di rete tra comuni, enti istituzionali, gruppi di ricerca, cooperative, singoli produttori che possano mettere in moto un sistema virtuoso che arricchisce il nostro territorio.
Pensiamo, anzi ne siamo convinti, che la cooperazione intercomunale, il rapporto tra territtorio e ricerca, la sinergia tra agricoltura e ricerca scientifica ci aiuti ad esempio a creare il terreno per nuovi posti di lavoro, per fermare la drammatica emorragia di tanti e tante, in particolar modo di giovani, che lasciano la nostra città in cerca di un lavoro da un' altra parte. Siamo convinti che le potenzialità ci siano tutte e che queste sia la direzione giusta non solo per difendere il nostro territorio ma anche la vita, il lavoro, la dignità di chi vive queste terre.
Questo evento però ci pone in evidenza due punti su cui noi vorremmo un attimo riflettere.
Innanzitutto la questione degli eventi climatici. Estati sempre più torride si contrappongono a inverni sempre più freddi. Questi eventi dimostrano, per chi non l' avesse ancora capito, che vi è in atto un serio cambiamento climatico e per il quale l' uomo, è a sua volta, sia colpevole sia vittima. Noi pensiamo che si debba mettere in campo tutta una serie di politiche atte a fermare o a rallentare questo processo altrimenti casi come quello successo a noi il Febbraio scorso o eventi ancora più tragici come quelli avvenuti in queste settimane in Sicilia o in Veneto saranno all' ordine del giorno.
Non è catastrofismo, ma purtroppo realtà. Nelle conferenze di Parigi e di Marrakech le dichiarazioni di scienziati e di capi di stato non hanno lasciato spazio a dubbi o ulteriori perplessità sul cambiamento climatico in corso di questi in cui l' uomo è il maggiore, se non sicuramente, l' unico responsabile.
Bisogna quindi intervenire. Ma come pensiamo noi, non in maniera approssimativa, casuale, superficiale ma soprattutto non in maniera singola. Pensiamo che debbano essere messe in campo una serie di politiche in sinergia con tutti gli attori sociali possibili. Dall' università alle associazioni di categoria, dagli enti pubblici ai singoli cittadini bisogna lavorare al fine di provare a frenare questo cambiamento che rischia di modificare seriamente il nostro pianeta mettendo in crisi il nostro vivere quotidiano e il nostro lavoro.
L' altro punto su cui noi vorremmo riflettere e che vorremo che Terlizzi si ponesse come capofila è la creazione di un consorzio intercomunale dell' olio d' oliva. Pensiamo che questi eventi mettano in evidenza le attuali situazioni che i coltivatori in primis, ma anche tutti i singoli comuni vivono ad ogni calamità naturale. Non sono semplicemente gli aiuti dalla regione o la creazione di un brand a tutelare gli olivicoltori ma, pensiamo noi, la messa in moto di un sistema di rete tra comuni, enti istituzionali, gruppi di ricerca, cooperative, singoli produttori che possano mettere in moto un sistema virtuoso che arricchisce il nostro territorio.
Pensiamo, anzi ne siamo convinti, che la cooperazione intercomunale, il rapporto tra territtorio e ricerca, la sinergia tra agricoltura e ricerca scientifica ci aiuti ad esempio a creare il terreno per nuovi posti di lavoro, per fermare la drammatica emorragia di tanti e tante, in particolar modo di giovani, che lasciano la nostra città in cerca di un lavoro da un' altra parte. Siamo convinti che le potenzialità ci siano tutte e che queste sia la direzione giusta non solo per difendere il nostro territorio ma anche la vita, il lavoro, la dignità di chi vive queste terre.